martedì 25 luglio 2017

Giro d'Italia giorno 35 CAPUA-STRANGOLAGALLI

Giro d'Italia 06/6/2017 giorno 35 CAPUA-STRANGOLAGALLI












Immancabilmente dormire in un letto accorcia il mio sonno, leggo un’ora prima di alzarmi, preparo le mie cose e saluto Francesco, il volontario di turno che inizialmente sembrava contrariato per la mia presenza, poi mi ha ceduto il letto per dormire sulla poltrona.
Uscire da Capua è facile, peccato che comincia a gocciolare quasi subito e poi a piovere, decido di mettere il coprizaino e curvo leggermente per entrare in un distributore di benzina. La Teresa guizza da un lato svelta come un serpente e ci troviamo a scivolare, io e lei, affiancati sull’asfalto che sembra insaponato. Fortunatamente entrambi illesi passiamo qualche minuto al coperto e il piovasco passa. 



Percorrere la Casilina non è entusiasmante, ma progressivamente il cielo si schiarisce, rimangono solo cumuli scuri qua e là sui rilievi delle colline che si avvicinano. Mi addentro nelle vallette che zigzagano tra i colli senza pendenze accentuate, gli antichi romani ci sapevano fare nel tracciare le strade!


Mi fermo a Montelungo dove un cimitero di guerra stende le sue lapidi su un pendio, mentre di fronte un piccolo museo immerso in un bel parco popolato da mezzi corazzati della seconda Guerra Mondiale accoglie i visitatori. 





Vago un po’ tra le foto in bianco e nero scattate a Reparti attestati nei dintorni, armi e divise, medaglie e attestati, quindi ritorno cilista e pedalo verso Cassino.




Vorrei andare a visitare Monte Cassino, la salita è parecchio lunga, quindi decido di salire col bus. 



Aspetto parecchio, ma pedalando ci avrei messo lo stesso tempo, l’autista carica me e la bici senza problemi, siamo gli unici clienti e nel tempo di una sua telefonata fiume (per fortuna non bisogna parlare al conducente) siamo in cima.


L’abbazzia è una struttura imponente, ricostruita dopo i pesanti bombardamenti della guerra. Si entra in un grande chiostro, segue una terrazza panoramica sulla vallata, alle spalle uno scalone monumentale che porta alla Basilica.








Molto decorato l’interno sulle colonne  con intarsii di marmo e nervature dorate sulla volta della navata in netto contrasto con le pareti laterali in cemento intonacato, bello il coro in legno molto lavorato, l’altare e alle spalle un organo notevole.








Nella cripta, anche questa molto decorata, ci sono dei grandi fregi in stile egizio.



Terminata la visita torno al parcheggio, dove scopro che il custode è delle mie parti, di Cascina Costa. Mentre mi accingo a ripartire arriva una coppia in bici, penso siano tedeschi e il forte accento sembra confermarlo, invece sono di Bolzano, anche loro viaggiatori.
Affronto la discesa che in un attimo mi riporta a valle nonostante la distanza, mi infilo in una stradina che mi consente di evitare Cassino e una ulteriore salita intercettando la Casilina più a Nord.



Nella sosta pranzo telefono a Enzo, un pellegrino conosciuto a Santiago de Compostela, mi spiega la strada per raggiungere il suo punto d’accoglienza sulla via Francigena, il 113 a Strangolagalli.




Le strade sono veramente piccole e le indicazioni piuttosto sommarie, ma con qualche informazione lungo il percorso riesco ad arrivare, inconfondibile la casa, con sagome di metallo a bordo strada e l’affresco sulla parete della casa.




Mi accoglie la mamma di Enzo, lui arriva da lì a poco con figlia e nipote. Mi fa accomodare e lavare quindi dopo aver steso il bucato vado a scoprire la casa che ha un giardino con animali da cortile e un pony. 




La parte frontale del cortile è votata all’accoglienza, con guide, fotografie, mappe e oggetti che richiamano i pellegrinaggi. Si conversa fino all’ora di cena, poi ci si riunisce ad un grande tavolo dove la moglie di Enzo mi rimpinza, come se fossi il figlio più mingherlino, di cibo squisito e genuino.
La serata termina nella mia stanzetta con il ventre che tira come un tamburo.

Oggi 108 km pedalando 5h 00' dislivello +1987m

Totale 4138 km in 216h 43’ dislivello +42886m

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