Giro d'Italia giorno 29 SANT’ALESSIO SICULO-PRAIA A MARE
Per aspettare l’apertura del bar ritardo un poco la
partenza, viaggiare dopo una bella colazione è sempre più piacevole.
Sulla strada per Messina mi aggancia Davide, di Santa
Venerina, con la bici da corsa, decide di rimanere con me per un tratto e mi
insegna come difendermi dagli automobilisti indisciplinati a urlacci e fischi
per attirare l’attenzione, folcloristico ma efficace e ...antistress.
A Messina sosta in un bar, voglio prendere l’ultima
granita del viaggio, ma non riesco ad offrire a Davide nemmeno un caffè. Proseguiamo, dopo lo scambio di indirizzi, lui verso Tindari, io alla visita della città. Subito una sequenza di murales suggestivi.
Andando a zonzo tra i monumenti mi imbatto prima in una coppia di
anziani fuori dal duomo che mi riprendono perché non ho messo il lucchetto alla
bici facendomi sentire come un bambino che non ha fatto i compiti e poi, fuori
dall’università, in Filippo con cui rimango a conversare per mezz’ora di
politica, arte, geografia, viaggi.
Terminata la visita mi imbarco nuovamente sul
traghetto Caronte per tornare in continente, ancora una volta tutto è
rapidissimo e in un baleno sono a Villa San Giovanni.
Proseguo verso Reggio Calabria in un saliscendi
continuo di brevi strappi finchè attirato da un fornaio mi lascio irretire da
un panino con la peperonata, consigliato da tutti i campioni di ciclismo per il
benefico effetto sulla digestione. E’ squisito e non me ne importa nulla, tanto
digerisco qualunque cosa.
Dopo una visita abbastanza rapida di Reggio divisa
tra il castello Aragonese, il lungomare e la zona pedonale vado alla Stazione
Centrale, visto che non mi va di tentare la sorte nuovamente sulla statale
Jonica, che improvvisamente diventa autostrada senza lasciare alternative, o
ripercorrere la tirrenica, ho pensato di spostarmi in treno fino a Scalea.
Trovo il treno che fa per me, compro il biglietto ed
ho tutto il tempo per dare fondo ai viveri comprati dal fornaio prima della
partenza.
Il treno mi permette di leggere un po’, nello
scompartimento entrano un ragazzo e una signora anziana, parlano una lingua che
non mi è familiare, poi conversando scopro essere rumeni. Arrivato a Paola
cambio treno, fortunatamente sulla banchina di fronte, che faticaccia piazzare
la bici sospesa ai ganci col peso dei bagagli, venti minuti e si riparte.
Giunto a Scalea trovo in fretta la strada litoranea
che mi porterà parecchio a Nord, in breve sono a Praia a Mare dove mi sistemo nel campeggio visto sulla
cartina. Il guardiano che mi accompagna
alla piazzola è molto espansivo e stiamo a parlare parecchio.
Mentre monto la tenda mi tortura il profumo del
barbecue di un gruppo di tedeschi che ho accanto, dopo la doccia scopro di aver
dimenticato il mio mitico cordino nel campeggio precedente e stendo il bucato
sugli oleandri. Finalmente anch’io mi butto sul cibo e concludo la giornata.
Oggi 75 km pedalando 4h 33'
dislivello +534m
Totale 3602 km in 187h 02’
dislivello +34237m
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