Giro d'Italia giorno 17
LIDO CONCHIGLIE- METAPONTO
Notte da fachiro con due sassi sotto la schiena, mi
sono alzato prima esasperato dalla scomodità, preparato tutto e caricato mi sino
seduto sul muretto del lungomare a fare colazione e scrivere il diario di ieri.
Mi sento un po’ stanco, probabilmente pedalare fino alle 8 di sera e montare la
tenda alle nove non aiuta se poi dormi poco e male.
Oggi si viaggia sempre sulla costa Jonica, anche se
la strada spesso è un poco all’interno.
Dopo i primi venti km faccio pausa in un bar per
rinfrancarmi un po’ con la colazione.
Dopo un tratto lontano dal mare ritorno sulla
spiaggia, si attraversano tante località
balneari che ancora non sono attive e paiono villaggi fantasma, solo
sulla spiaggia c’è attività per ripristinare le attrezzature dei bagni.
Sono a Taranto nell’ora di pranzo, ma non c’è
moltissimo traffico, imbocco un viale pedonale dalla pavimentazione in lastre
di pietra bianca, molti negozi, fontane.
Un altro viale simile e arrivo al
ponte girevole che porta all’isola sulla quale si trova il centro storico con
resti romani vicoli e chiese.
Il settore Ovest della città non è entusiasmante,
sulla costa si succedono le enormi strutture delle raffinerie, cementifici,
acciaierie, centrali elettriche e sul mare le gigantesche gru del porto
commerciale.
Percorro una lunga superstrada soprelevata per
lasciare la città, è un po’ inquietante in bici, ma non ho alternative, sono
anche costretto ad un tratto di superstrada che abbandono appena possibile per
la via di servizio che la costeggia.
Questa strada è un incubo, non attraversa paesi,
tutta dritta, panorama inesistente, lontana dalla linea di costa e spesso
costringe a lunghi svincoli per passare da un lato all’altro della Statale
Jonica, la situazione è aggravata da un costante vento contrario che scorrazza
senza ostacoli.
La zona vince la palma di posto meno attraente del
viaggio, non ci sono alberi e, arrivata l’ora di pranzo, per trovare un pochino
d’ombra mi siedo al riparo del un muro che circonda una coltivazione.
Siamo arrivati a sera e decido di sostare nei pressi
di Metaponto, mi faccio cinque km verso la costa per arrivare al paese, compro
qualcosa in un negozio e vado verso una zona di rovine archeologiche senza
vedere nient’altro che abitazioni e strade senza nessuna attrattiva.
Gli scavi sono recintati e il cancello chiuso da un
vecchio lucchetto, mi sa che aprono solo nella stagione estiva nella migliore
delle ipotesi.
Scopro che non c’è possibilità di proseguire lungo
costa se non sulla superstrada vietata alle biciclette o andare all’interno
verso Potenza e allungare tantissimo su terreno di montagna.
Basta, oggi non ne posso più, mi trovo un posto per
campeggiare e domattina salgo sul treno per saltare questo tratto senza vie
ciclabili.
Oggi 157 km pedalando 7h 35'
dislivello +604m
Totale 2112 km in 111h 37’
dislivello +18534m
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