Giro d'Italia giorno 20 LAMEZIA
TERME-RODIA(SICILIA)
Le formiche sono un
problema nonostante la zanzariera, lotta continua nella notte e difficoltà per
liberarsene alla mattina.
Alle 6,30 sto già
pedalando, mi sono accorto che più avanti c’è una stradina e non ho dovuto
saltare il fosso per uscire dall’oliveto. Oggi vento teso contrario, in pianura
sono lento, verso Gioia Tauro iniziano le salite e sono quasi fermo.
Ricevo il
colpo di grazia salendo a Palmi e poi Sant’Elia dove viaggio ad una lentezza
estenuante e in più oggi ho il sedere indolenzito, sono costretto a fermarmi
ogni tanto quando il dolore è troppo fastidioso.
Fortunatamente verso
Mileto inizia la discesa che si fa precipizio scendendo sulla costa a Bagnara
Calabra, finalmente un panorama entusiasmante, mare turchese giù in fondo col
paese di Bagnara costellato di bei palazzi.
Dopo una spesa dal fruttivendolo,
che qui non ha prezzi calabresi ma milanesi, scendo sul litorale e faccio sosta
pranzo nella piazza della chiesa, c’è parecchio movimento di ciclisti
soprattutto con bici da strada.
Proseguendo verso Sud si
vede la Sicilia, arrivo al paese da antologia epica di Scilla che è un
bellissimo colpo d’occhio e Cariddi che la guarda dall’altro lato dello
stretto, qui il braccio di mare è il più stretto e lo testimoniano i due
tralicci che un tempo portavano l’energia elettrica sull’isola, ora i cavi sono
adagiati sul fondo del mare.
Dopo Scilla mi si affianca
Antonio di Reggio in bici da corsa, parlando mi accompagna fino a Villa San
Giovanni all’imbarco sul traghetto della Caronte Lines che mi porterà a
Messina.
Ci salutiamo e in un
attimo al costo di 3€ ho in mano il biglietto per me e la Teresa, altrettanto
rapidamente ci imbarchiamo e, tempo di parcheggiare la bici, gli ormeggi sono
già sciolti e si naviga verso la Sicilia.
Da tanto mi sarebbe piaciuto fare una
vacanza sull’isola, ma non c’è mai stata l’occasione ed ora: eccola!
Giro del battello facendo
foto e filmati e già stiamo entrando in porto a Messina, le due coste sono
entrambe molto belle e l’acqua riluce al sole in mille sfumature d’azzurro e di
verde.
Ritornato terrestre inizio
il mio giro in senso antiorario dell’isola, conto di lasciare la città, che
visiterò al ritorno e trovare una sistemazione in B&B verso Nord. Arrivo al
lago costiero che ha una pittoresca riva su cui si stende il paese di Ganzirri,
purtroppo nè a Sant’Agata né qui trovo da sistemarmi, quindi procedo verso la
punta Nord e poi ad Ovest seguendo la costa.
Il mio occhio allenato
spazia per trovare un eventuale bivacco, ma non è possibile, a sinistra
l’entroterra montuoso con pendenza impossibile, a sinistra sulla costa tutto è
recintato, persino i centri abitati, devo per forza trovare una stanza o un
campeggio. Sembra che non ci sia proprio nulla finchè chiedendo, ormai senza
speranze mi dicono che avanti c’è un campeggio, le indicazioni di distanza sono
inattendibili, ma insistendo verso Milazzo arrivo all’agognato camping, per fortuna
mi ero preso una fetta di focaccia alle verdure in riva al lago, si è fatto
parecchio tardi.
Trovo altri due
cicloturisti di Milano attendati, Enzo e Massimo, hanno attraversato la
Sardegna e ora stanno terminando il giro della Sicilia verso Palermo.
Ceniamo insieme ai tavoli
del bar, chiacchierando con Carmelo, il vivace gestore della struttura, è un
cabarettista nato.
La zona è piuttosto
isolata e il telefono stenta, fortunatamente c’è il wifi che mi permette di
telefonare con watsapp e anche questa giornata è finita, l’antipasto di
panorama dell’isola mi è piaciuto.
Oggi 148 km pedalando 8h
30' dislivello +2627m
Totale 2469 km in 132h 00’
dislivello +23959m
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