giovedì 13 luglio 2017

Giro d'Italia giorno 25 AGRIGENTO-PUNTA BRACCETTO

Giro d'Italia giorno 25 AGRIGENTO-PUNTA BRACCETTO


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Lasciato il campeggio dopo un bel sonno faccio un giro alla marina di San Leone che non richiede molto tempo e mi lancio verso la Valle dei Templi.



Bisogna affrontare una bella salita ma il parco archeologico compensa ampiamente della fatica, arrivo un po’ prima dell’apertura e riesco a fare la visita con la bici senza un solo turista in vista, nessuno mi dice nulla e vago sulle sterrate con la mia gravel perfettamente a suo agio.
Prima il tempio della Concordia, meglio conservato con le enormi colonne e gli architravi che svettano nel cielo blu, un’enorme statua alata color verderame adagiata sull’aiola antistante sembra proteggerlo. 





Il percorso prosegue sulla cresta di una collina di tufo, sfruttata per costruire fortificazioni asportando materiale e modificando il terreno anzichè portando materiale da costruzione. 









Si arriva al tempio di Giunone decisamente più dannaggiato e con colonne mancanti, ma sempre testimonianza di una potenza e una grandezza senza rivali all’epoca.




Il tour si svolge con una rapidità incredibile viste le dimensioni dell’area, a piedi ci avrei messo una vita, continuo la salita verso l’antica Girgenti, che, dire arroccata è poco, è appoggiata come un nido d’aquila in cima al monte, tornante su tornante di strada molto ripida guadagno il centro storico, con le vie intersecate da vicoli a scalette tra abitazioni storiche e chiese incastonate.









Sosta in un bar per una colazione energetica con squisito cannolo maxi e infine ultima salita verso la cattedrale che si trova alla sommità del rilievo.










Dopo la visita plano come un paracadute verso la pianura e continuo il mio viaggio tra salite e discese verso Est, decido di fare una deviazione per entrare nella città di Licata e me ne pento perché non vale lo sforzo, dopo le magnificenze di Agrigento il confronto è duro.






Al castello di Falconara, che purtroppo non sembra raggiungibile, incontro di nuovo il camper arancione dei torinesi, ci salutiamo e ognuno per la sua strada.







Davanti a me Gela, conosciuta per i terminal petroliferi, che la cartina riporta costellata di resti archeologici, decido di attraversarla ma anche quest’idea non è stata entusiasmante, di ruderi nemmeno l’ombra, solo grandi tubazioni dalla spiaggia al mare.
Ora il territorio è completamente coperto di serre, distese interminabili di plastica che rendono il panorama poco attraente, completamente soggiogato dall’agricoltura estensiva di ortaggi.






Ormai è ora di trovare un campeggio, passo Scoglitti e chiedendo informazioni mi dirigo verso Punta Braccetto dove ci sono gli unici campeggi della zona. Dovrò percorrere trenta km per arrivare all’agognato camping, attraversando pianure coperte di melanzane, pomodori, peperoni incellophanati con le loro piante e relative aiuole, montagne di bottiglie di birra al bordo della strada testimoniano il caldo insopportabile dentro le serre.





Mi fermo al primo di tre camping, mi registro, spedizione a caccia di alimentari e monto il campo accanto a una simpatica coppia tedesca con un Supertenerè.



Questa sera festeggio, birra grande e olive per aperitivo, insalatona ceci tonno e pomodoro ed è subito sera.

Oggi 157 km pedalando 8h 28' dislivello +1297m
Totale 3206 km in 170h 11’ dislivello +30793m




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