mercoledì 30 giugno 2021

CICLOTOUR ALPI FRANCESI 21/6/2021 GIORNO 3

 VAL D'ISERE - VALLOIRE

col dell'Iseran e col du Telegraphe

Questa mattina la temperatura non invoglia a lasciare il sacco a pelo, ma la salita mi attende, quindi mangio, impacchetto tutto e parto, per ora sono piuttosto infreddolito ma so che in dieci minuti dovrò togliere la giacchetta anti vento. In valle il sole non è ancora arrivato, sono solo le 6,30, si vede brillare al sole solo un picco innevato.

Il primo tratto risale il fianco della valle con pochi tornanti fino a superare il costone e infilarsi in una valletta dove si sale al passo quasi diretti. Nelle zone d'ombra l'asfalto è coperto da un manto di ghiaccio vetroso e il fiato si condensa in un cono di vapore, fermandomi per bere mi accorgo di fumare come un cavallo accaldato.



Poco prima delle 8,30 sono in cima, subito la foto di rito accanto al cartello del passo con un harleista belga e poi surgelato entro al rifugio, il gestore è gentile e simpatico, anche se il suo cappuccino è il più caro che abbia mai preso e piuttosto scarso, ma che ci vuoi fare, a 2800 m va bene così, tra l'altro niente toelette, quest'anno non c'è acqua.





Riscaldato e coperto per la discesa mi avvio, anche qui l'asfalto porta le tracce dei tifosi del Tour, poco avanti c'è una pista da sci con l'impianto di risalita funzionante.





Mi stupisce un cartello stradale che indica attenzione alle marmotte, è il primo che incontro, ma subito mi rendo conto del perché, ci sono decine di pelosi animaletti sui sassi, nei prati, al bordo strada che fuggono attraversando da tutte le parti.



La discesa è molto ripida e mi costringe a frenare tantissimo, avendo la bici pesante in poco spazio arrivo a velocità da motocicletta, in compenso il panorama è molto bello, giù fino a Bonneval sur Arc dove riempio la borraccia per l'ennesima volta. Un grande pannello di indicazioni turistiche è accompagnato da una marmotta imbalsamata, strano trovarne una all'aperto.

Proseguo lungo la valle dell'Arc, il percorso quasi tutto in discesa offre splendide vedute, a tratti ci sono strappi di salita anche piuttosto lunghi. Di fronte su un rilievo di roccia si stende l'imponente fortezza di Esseillon, mentre da questo lato della valle, esattamente di fronte, la Ridotta di Maria Teresa.








Arrivo a Modane, scalo ferroviario transalpino,  nell'ora di pranzo e ne approfitto sfruttando una panchina all'ombra.

A St. Michel de Maurienne lascio la valle dell'Arc per risalire verso il col du Telegraphe, il primo tratto ha una pendenza piuttosto accentuata, fortunatamente il dislivello da coprire è di soli 800 m. Più avanti la pendenza si addolcisce leggermente ma il percorso è un po' noioso essendo tutto nei boschi, l'unico vantaggio è quello di pedalare all'ombra.



Arrivato in cima trovo molti ciclisti e motociclisti che si rilassano ai tavolini del bar, mi unisco a loro senza perdere un attimo, una bella coca-cola mi aiuta a recuperare gli zuccheri e a raffreddare il motore.


Ancora pochi km di discesa mi portano a Valloire, un bel paese turistico circondato da piste di sci e pieno di negozi che espongono tantissime biciclette da noleggio, elettriche e non. Approfitto per comprare una camera d'aria, probabilmente ho lasciato nella borsa una camera dopo aver forato, fortunatamente me ne sono accorto.

E' ormai pomeriggio inoltrato, devo trovarmi un posto dove bivaccare. Salgo per un tratto verso il col du Galibier fino alla frazione di Las Choseaux Verneys, subito dopo il campo da golf una baita in ristrutturazione mi offre un prato perfetto nascosto alla vista dei passanti ed è subito campeggio.

Pioviggina leggermente a tratti, ma sono riparato dalla falda del tetto e da un balcone, piazzo subito la tenda in modo da ripararmi se peggiora e quindi metto mano al fornello per la cena. 

Anche per oggi la giornata è finita, sono soddisfatto, due valichi all'attivo e non sono nemmeno distrutto.

Oggi 109 km                           Tot. 362 km             

ore 7,48'                                  Tot. 24h   48'            

dislivello positivo 1972m       Tot. 6136 m



lunedì 28 giugno 2021

CICLOTOUR ALPI FRANCESI 20/6/2021 GIORNO 2

 PRE' ST. DIDIER - PONT ST. CHARLES (VAL D'ISERE)

colle Piccolo S. Bernardo

Nonostante la sveglia di prim'ora la partenza richiede parecchio tempo, si vede che sono a corto di esercizio con la logistica del campo, comunque alle sette riesco a montare in sella.

Purtroppo mi sono fermato all'inizio della valle e non ho nemmeno qualche km per scaldare le gambe, si parte subito con un pacchetto di tornanti che mi costringe a scaldarmi in fretta e anche a sudare copiosamente nonostante il ritmo blando. Quasi tutto il resto della salita verso La Thuile prosegue sul fianco della valle, il cielo è prevalentemente coperto ma non sembra minacciare pioggia.







Dopo il paese proseguo verso il colle del Piccolo S. Bernardo, oltre la quota di vegetazione ad alto fusto bei rifugi e pascoli accompagnano l'ascensione ed anche i paesaggi di monti innevati si fanno più interessanti.




Sento fischiare le marmotte e ne vedo due che giocano su una roccia.


Un lago dal manto parzialmente ghiacciato e frantumato specchia il nevaio sulle pendici di fronte, è uno spettacolo bellissimo, mi fermo a fotografare accanto ad una vetturetta rossa a ruote scoperte che deve essere fantastica da guidare su questo percorso.




Mi sorpassano una quantità di auto d'epoca, tutte Jaguar, molte modello E (quello di Diabolik). Probabilmente un raduno del fine settimana tra facoltosi collezionisti. Ovviamente le motociclette non si contano, gitanti domenicali e viaggiatori in gruppo carichi di bagagli.

Arrivo alle 11 ai 2188m del colle, parcheggio la Teresa contro il bar e mi siedo ai tavoli esterni a godermi il meritato latte macchiato caldo mentre ammiro il panorama circostante tra i tanti motociclisti.

Tempo di fare la foto di rito con il cartello del passo tra le sculture di legno del negozio di souvenir e sono pronto alla discesa con la giacca anti vento.


Il tracciato mi porterebbe su un percorso sterrato verso la val d'Isere che elegantemente rifiuto, in alternativa imbocco una stradina asfaltata e ripidissima che ricorda il nostro "Muro di Sormano" tutta dipinta di disegni e scritte chiaro segno del passaggio del Tour de France e scendo verso Bourg St. Maurice per imboccare poi la val d'Isere.






Un tavolo da picnic all'ombra mi permette di fare la sosta pranzo comodamente seduto con i vestiti stesi al sole ad asciugare.

Più avanti trovo un'indicazione su una strada secondaria che dice percorso consigliato ai ciclisti, lo seguo fino a Tigne 1800 per trovarmi di fronte al muro immenso della diga che forma il lago di Chevril, chiedo informazioni per proseguire e mi dicono che c'è una stradina di ghiaia che sale dal lato opposto della valle, nel frattempo comincia a piovere. 






E' il classico rovescio pomeridiano estivo, preferisco fermarmi al coperto e appena smette riprendo la strada principale che mi porta ad una Val d'Isere desolata. Si capisce che la stagione estiva non è ancora iniziata, gran parte dei negozi sono chiusi e anche le abitazioni hanno le imposte serrate, mi fermo giusto il tempo per fare un po' di spesa alimentare e proseguo ancora per un tratto verso il col dell'Iseran.

Si risale in diagonale il fianco della valle fino ad un'area sosta camper e parcheggio per escursionisti di nome Pont St. Charles dove la strada passa sull'altro versante. Decido che qui farò il bivacco di oggi, parlando con dei ragazzi in cerca di cavatappi, scopro che oggi alle 17,50 (meraviglia delle previsioni francesi) è previsto un temporale potente con grandine e vento fortissimo. Per evitare una doccia a sorpresa monto subito la tenda e passo dopo al fornello, ma la fortuna aiuta gli audaci, della pioggia neanche l'ombra, così riesco a mangiare e sistemare tutte le mie cose con calma.


Mi rintano in tenda presto perché a 2000 m la temperatura scende in fretta.

Oggi 73 km                           Tot. 253km             

ore 7,40'                                Tot. 17h               

dislivello positivo 1628m     Tot. 4164 m