Giro d'Italia giorno 31 CASTROCUCCO-MARINA DI CAMEROTA
Come sempre un comodo letto non aiuta i miei sonni,
leggo un paio d’ore nel letto e alle sette sono già seduto da tempo a un
tavolino esterno col libro in mano.
Alla spicciolata compaiono anche gli altri,
di fronte ad una colazione Luculliana decido di scendere a Tortora Marina con
la bici già pronta, lascerò alla reception dell’hotel solo lo zaino, passerò a
recuperarlo partendo.
Discesa con calma fino alla piazza sul lungomare dove
è allestita la partenza /traguardo della gara e piazzo la Teresa nei bagni dove
si è sistemata l’organizzazione gara e il tavolo dei cronometristi.
Rimango all’ombra della veranda a leggere e parlare
un po’ con Marina che controlla le iscrizioni dei concorrenti, prepara e
distribuisce i pacchi gara.
C’è un discreto numero di Vigili del Fuoco
provenienti da tutt’Italia iscritti alla competizione, è bello chiaccherare con
loro, sono gente d’azione oltre che di sport, ci si intende bene.
Un po’ lentamente si arriva all’ora di pranzo e poi
al momento della partenza.
Mi schierano davanti allo striscione con tutti i
concorrenti ammassati dietro, mi fanno indossare la maglia rosa coperta di sponsors della manifestazione
(coprendo la maglia azzurra della mia mitica Squadriglia di Linate) e mi
intervistano con tanto di microfono e speaker sul palco che commenta.
Circondato dalle testimonial anche loro in maglietta rosa e gambe migliori
delle mie mi sento a disagio, rubare la visibilità agli atleti che
probabilmente mi brucerebbero con una gamba sola è un poco imbarazzante, ma
tant’è, eccolo qui l’ignaro cicloturista travestito da Pantani con la Teresa
carica come i muli degli Alpini ai campi che fa bella mostra di di sé davanti
alle telecamere.
Partito, dopo il rettilineo cedo il campo ai
protagonisti e mi avvio verso l’albergo a riprendere il resto del bagaglio. Il
cielo è velato e il caldo non si fa sentire molto nonostante i continui
saliscendi della costa.
Maratea, Sapri, Villammare, Capitello e Scario, adesso
i giochi sono finiti, si sale veramente, sono chilometri fino a San Giovanni a
Piro e su ancora fino al colle dal quale si scende verso il mare attraverso
Lentiscola e in una quantità di tornanti fino alle valle che porta a Marina di Camerata.
Ormai si è fatto tardi e accompagnato dal tuonare
della musica in paese mi infilo nel campeggio che è strapieno per il Festival
del Mare. Simpatico il personale del campeggio ed altrettanto gli ospiti che
sono prevalentemente ragazzi, riuniti in enormi tavolate festose ad ogni
angolo.
Anche i miei vicini non sono da meno, oltre a
prestarmi il martello per i picchetti (qui il terreno è durissimo), non mi
fanno nemmeno finire di montare la tenda che già mi hanno invitato a quello che
parte come un aperitivo a birra caciocavallo e provolone. Ma continuerà a
salame spaghettata e tante risate, sono verament simpatici e disponibili con il
ciclista che può essere il padre di buona parte di loro. Mi rammarico di non
aver fatto una foto di gruppo perché li ricordo con gran piacere.
Quando praticamente tutto è stato divorato le ragazze
si preparano per andare al festival, ci salutiamo perché domattina si parte
presto, e, mentre loro si avviano in paese, io perdo conoscenza nel mio
tendino/sarcofago.
Oggi 81 km pedalando 4h 28'
dislivello +1416m
Totale 3716 km in 193h 08’ dislivello +36153m
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