Giro d'Italia 08/6/2017 giorno 37 ROMA-SPOLETO
Lascio l’ostello molto presto
e attraverso il centro di una Roma ancora spopolata, in un attimo ono a San
Pietro e sulla pista ciclabile lungo il Tevere.
L’argine mi porta al raccordo
anulare e riprendo la via Francigena verso Formello.
Le salite sono una
sequenza infinita nel territorio collinare, proseguo verso Magliano Romano fino
ad incontrare la via Flaminia in direzione Terni.
Ho il vento contro da
quando ho lasciato la città, talvolta seguo bellissime stradine affiancate da
pini marittimi in un panorama di campi di grano mietuto, in cima ad un colle un
pascolo con candide mucche dalle lunghe corna, credo siano le maremmane.
Il caldo e la fatica mi
guidano verso un supermercato, un melone mangiato all’ombra mi rimette in
sesto, permettendomi di proseguire fino a Sant’Oreste, ai piedi della montagna
lunga e piatta che si erge solitaria nella vallata, contornarla e proseguire
verso Narni.
Ancora una volta il calore
vince e mi fermo in un bar nei pressi di Otricoli a raffreddarmi con una
granita, questa volta è più difficile convincere le gambe a raggiungere la bici
e pedalare, il caldo è opprimente. Fortunatamente a forza di salire nella valle
arriva anche l’ora di una bella discesa che mi porta a Narni.
Terni non è lontana e la
strada in pianura, ci arrivo velocemente, guardandomi attorno nel centro cerco
la strada per Spoleto, ho l’infausta idea di chiedere a un tale che mi si
attacca come una cozza e per un’indicazione mi ammorba per mezz’ora. Finalmente
me lo scrollo di dosso e imbocco la val Nerina, la strada sul fondovalle sale
per una decina di km fortunatamente la pendenza è ragionevole a parte qualche
tratto un po’ più ostico.
Incomincia la discesa verso Spoleto e un paio di km
prima del paese cerco un buon posto dove bivaccare. Quest’ultima lunga salita
controvento mi ha svuotato, quasi mi dispiace interrompere la discesa per la
frescura che mi procura, ma vedo sterrate promettenti infilarsi nei prati.
Ne imbocco una che
attraversa un ruscello e porta verso case distanti che mi sembrano disabitate, mi
piazzo in un prato al riparo di una boscaglia e comincio a preparare il campo.
Eccco una vettura sfilare sulla sterrata e cani che abbaiano nelle case, sono
riparato dalla strada ma perfettamente in vista di una villa su un poggio,
risalto come un pino in un prato, infatti poco dopo una figura mi osserva con
il binocolo. Per me non è un problema, ma non mi va di mettere in apprensione
la gente, con i tempi che corrono, così lascio tutto e mi avvicino a piedi alla
casa, dall’alto un cane abbaia come un forsennato. Arrivato vicino alla
recinzione compare una signora, cerco di rassicurarla spiegandole chi sono e
cosa faccio, assicurandole che domattina presto conto di partire, ma se le dò
fastidio o si sente insicura non ho problemi ad andarmene ora. Mi dice che non
ci sono problemi, posso rimanere, così torno al mio bivacco, finisco di
allestire, ceno e mi imbusto a scrivere le mie avventure, ho pedalato fino alle
19, troppo!
Oggi 148 km pedalando 8h
15' dislivello +2638m
Totale 4421 km in 231h 46’
dislivello +46793m
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