sabato 29 luglio 2017

Giro d'Italia 10/6/2017 giorno 39 SANSEPOLCRO-ARGENTA

Giro d'Italia 10/6/2017 giorno 39 SANSEPOLCRO-ARGENTA












Questa mattina ho sentito passare un cane col padrone alle cinque e mezza, non so se abbiano visto la tenda acquattata insieme alla bici sotto i rami bassi di un albero contro un muretto di contenimento. Senza perdere tempo mi metto all’opera, in un’ora tutto è sistemato e sto salendo verso il passo di Viamaggio, la strada è tranquilla e la campagna si stende sui lati della valle, per la più parte adibita a pascolo o al taglio del foraggio, nelle rare zone selvagge avvisto due volte i cervi, prima quattro e poi uno solitario che brucano con circospezione. 







Anche una grossa lepre attraversa di corsa un campo con la coda a batuffolo bianca che risalta nel verde.
Il cielo è completamente coperto di nuvole, per me è una fortuna, mi evita di surriscaldarmi fin dal mattino, in una pausa pane e miele mi sorpassa un gruppo in bici da strada, viaggiano come missili al mio confronto. 




Finalmente sono al passo e qualche km dopo mi fermo a far colazione in un bar, gentilmente mi riempiono le borracce e discendo la val Marecchia a ritmo sostenuto, ormai l’orario è più comodo e incrocio molti pedalatori che salgono. 





Mi accodo a un gruppo e l’emulazione mi permette di mantenere un’andatura elevata anche in pianura, alle 11 sono in centro a Rimini dove mi riposo al vecchio mercato del pesce facendo una telefonata a casa. 






La nostalgia e la domanda della Vale “Quando torni papi?” mi inducono a tagliare il percorso, già da un po’ ci pensavo, non andrò fino a Venezia ad intercettare la Via Postumia (antico percorso di pellegrini diretti a Genova e Santiago), la raggiungerò a Mantova.
Proseguo seguendo la costa verso Nord e a Cesenatico mi imbatto in uno spettacolo bellissimo di imbarcazioni storiche dalle variopinte vele latine in bella mostra nel canale, fotografandole incontro Gaetano che lavora a Cervia al Reparto che fa manutenzione agli elicotteri dell’Aeronautica Militare e scopro che abbiamo molte conoscenze comuni.








Arrivo a Ravenna che mi fermo a visitare, per raggiungere il Mausoleo di Teodorico, la Basilica di San Vitale e la Tomba di Dante i cartelli turistici mi fanno fare chilometri.




















Purtroppo il tratto successivo di strada non è altrettanto suggestivo, anzi, è piuttosto noioso, piatto e con poca vegetazione a parte le coltivazioni, Alfonsine e Argenta non offrono grandi attrattive, il sole è ritornato e fa parecchio caldo.
Un bar mi permette di ristorarmi con una birra fresca mentre guardo divertito un bimbo che gioca a salta senza posa, “Mimitri” mi dice di chiamarsi, è il figlio della barista dell’Est e Dimitri è il nome.
Diventa problematico trovare dove sostare, tutto è coltivato e ai bordi della strada una recinzione continua impedisce l’uscita, finalmente dopo chilometri d’attesa trovo un angolino protetto da un campo di mais e mi fermo dopo aver percorso la tappa più lunga del viaggio.
Le zanzare padane cercano di vampirizzarmi e sono costretto a chiudermi in tenda molto prima del buio.

Oggi 210 km pedalando 9h 36' dislivello +1472m

Totale 4793 km in 249h 52’ dislivello +49547m

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