domenica 24 aprile 2016

Sabato 23.4.2016 giorno 022 Grimaldo-Aldeanueva del Camino

Sabato 23.4.2016 giorno 022
Grimaldo-Aldeanueva del Camino
Forse per la notte passata male, forse per la fatica a pedalare co mal di stomaco, questa mattina mi sono svegliato alle 7,30 e parto alle 8,20 dopo Annalisa. Ahimè decido di prendere il sentiero.



Subito non sembra male, prima un po' di fango, poi pozzanghere poi laghi diventa un delirio. Il panorama è bello e sicuramente merita ma quanto costa!










 Le salite sono un'angoscia, sembra che delle mani escano dal fango a tenere le ruote, dopo una discesona mi trovo di fronte un fiume ma non c'è altra via che guadare.






Levo scarpe e calze   E mi butto, l'acqua a metà coscia ma c'è la faccio senza problemi.
Acqua e fango mi accompagnano sempre finché mi trovo di fronte una salita pazzesca che supero spingendo, dal colle di fronte mi osserva il villaggio murato di Galisteo, mi ci arrampico ma il colpo d'occhio era la cosa migliore, giusto una chiesa con un altare particolare e una torre.













Ancora un pezzo di asfalto con indicazioni datemi da uno spagnolo, arrivo a  Carcaboso dove mi fermo 10 minuti al bar, continuo fino a Valdobispo che tutti chiamavano Baldobippo e mi aspetta una bella salita. Sopra il paesaggio è molto bello e il terreno solo un po' ondulato. Ad un incrocio trovo una coppia olandese e un gruppo enorme di ragazzi in mtb. Per non mettermi in coda mi fermo a pranzare al sole, mangio veloce e riprendo, sono già le due e ho fatto solo 40 km.



Anche in questo tratto il sentiero è da panico, guadi continui e pozze di fango, raggiungo i primi ciclisti, sembrano ragazzi di scuola, una davanti a me fa una scivolata e tuffo nel fango, poveretta, ma esce indenne.


Arrivo alle rovine di Caparra dove l'unica cosa abbastanza conservata è un arco e incrocio il grosso dei ragazzi in bici che mi fa un applauso e un coro degno di un campione al traguardo.





Guado un altro fiume che mi arriva al ginocchio e dopo sforzi incredibili arrivo ad un successivo, questa volta mi bagno fino alla vita e devo tener sollevata la bici per non sommergere la borsa con la macchina foto.



Viaggio come un automa, di fronte alle pozze entro come un treno, ai guadi non penso nemmeno, levo scarpe e calze e attraverso.
Dopo aver fatto una foto metto un piede su un sasso viscido e cado come una pera, mi spelo una mano, uno stinco e sbatto forte costole ed una coscia, procedo male in arnese.


La ciliegina è un temporale con tanto di fulmini che arrivano al suolo mentre sto per guadare.
L'ultimo tratto mi fa quasi venire le lacrime agli occhi, devo pedalare  nel flusso d'acqua sulla pista perché pulisce i sassi dal fango e riesco ad avanzare meglio.
Anche questo finisce, prendo la pioggia felice sull'asfalto e incrocio parecchi pellegrini, rallento per parlare con loro e salutarli  e poi proseguo.
Oggi la gioia è vedere un cartello Aldeanueva del Camino 9 km, mi lancio e faccio sosta all'albergue municipale, non c'è posto, i 4 letti sono occupati, da due modenesi, Paolo e Paola, da un neozelandese e un tedesco, ma quando scoprono che non funziona l'acqua calda mi trovo solo.





Sembro il Gesù di Mel Gibson, grondo sangue e fango  da tutta le parti...io non faccio un passo in più!
Passano altri due tedeschi che se ne vanno e una coppia di spagnoli che restano.
Sistemo le mie cose e vado a comprare pane e biscotti.
Questa è stata la giornata più faticosa fino ad ora.
Oggi 77 km in   5h  23'
Totale 2852 km in  149h 50' ai pedali.



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