sabato 2 aprile 2016

sabato 2.4.2016 giorno 001 Novara - Oulx

Sabato 2.4.16 giorno 001
La sveglia non è stata all'ora che temevo, probabilmente grazie al grignolino di ieri sera. Insomma alle 6 sono in piedi e dopo colazione preparo le ultime cosette e un po' di cibo per il viaggio.


Sveglio la Lella per l'ultimo saluto e scendo a caricare le ultime mercanzie, montare Tuky sul manubrio( é il portafortuna che mi ha dato la Vale per il viaggio e insieme al dollaro australiano del Luca e la medaglietta "solo chi sogna puó volare"  della Lella saranno il mio tesoro bene augurante). Ci troviamo tutti in strada per il commiato finale che é sempre strappacore nonostante la voglia di partire. Foto baci e abbracci e John Waine si allontana sul suo cavallo bianco verso il sole...oggi assente.




Il viaggio comincia con la catena che scende dopo due minuti...ahi, penso, ma procedo facendo finta di niente. Mi riprendo alla vista di uno stormo di ibis sacri (é la Padana, non l'Egitto...eppure!) in formazione a v che mi sorpassa, a voler guardare i presagi sto andando bene. Anche fisicamente sto bene e vado in scioltezza con un filo di vento in coda che mi accelera. Passo Vercelli e invece di prendere per Crescentino seguo la statale per Torino. Hanno concimato i campi e la natura é un po' fastidiosa, le distese marroni aspettano di essere allagate cosí quest'anno non sono partito dal Piccolo Vietnam.







Pedala e pedala prendo un sacco d'acqua dopo Vercelli e sperimento le condizioni che vanno dal sudato all'umido al bagnato fino al fradicio. Pioggerella, pausa , pioggerella, pausa, rovescio, pausa, pioggerella...e via, arrivo quasi ad asciugare ma...insomma la prendo fino a Torino dove rischio di ammazzarmi sul cordolo bagnato di una pista ciclabile, ho fatto un controsterzo da panico. Dopo sta salvata sono entrato in una chiesa a timbrare la credenziale.
Esco e...piove ovviamente, ho fatto 105 km senza una pausa, se mi fermo ghiaccio e così proseguo lungo l'infinito corso Francia, imbocco la Val di Susa senza vedere le montagne e vedo solo una debole ombra della Chiusa di S. Michele (come anche della basilica di Superga) tutto é immerso nelle nubi. A Condove non ne posso più e mi fermo a mangiare sotto l'acqua, sono fradicio fino al midollo ma ormai é la una e lo stomaco si lamenta.
A Bussoleno mando un messaggi a Lauro che, gentilissimo, mi ha invitato a pranzo a casa sua dopo una conoscenza fb vecchia di 12 ore.



Mi viene incontro e andiamo in un bar a chiacchierare dopo che mi ha fatto un servizio fotografico in azione. Dopo un the caldo e una fetta di torta offerta dall'albergatore mi sento un altro, c'è a raccontiamo un'offerta e alle tre e mezza dopo caldi saluti riparto per il tratto piú duro con 164 km in canna.






Subito fuori Susa si arranca sui tornanti e in salita fino a Chiomonte, si respira un attimo e subito si risale al forte Exilles, ancora un paio di tornanti e arrivo con gli occhi fuori dalla testa in cima al colle...sto catafalco é proprio pesante!!!





Per fortuna un po' di discesa, anche le nubi si sono un po' aperte e vedo i fianchi delle montagne innevati, dimenticavo che dopo Susa basta pioggia.
Finalmente sono a Oulx, sosta al market per la spesa e via dai Salesiani, sono assiderato. Mi sistemo, la stanza é ancora da scaldare, e con calma sistemo, mi lavo, bucato, tutto ad asciugare e ...diario di bordo.
Oggi 182 km in 8 h10' ai pedali, sono raggiante e nemmeno troppo affaticato, nessun dolore, spero sará sempre così.


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