Salamanca-Faramontanos de Tabara
Ormai la sveglia è sempre con comodo, faccio colazione con la zuppa in tetrapak presa per la cena di ieri insieme a qual he boccone di pane e un uovo sodo.
Partono tutti e come d'abitudine sono l'ultimo a uscire dopo aver salutato Pietro.
Passo davanti la cattedrale e attraverso Plaza Major poi verso Zamora.
Sulla strada incrocio i miei commensali della cena e per ultimi i due ciclisti olandesi.Il panorama è molto uniforme, la plata, tutto su e giù con il vento che mi rallenta.
Incontro a El cubo del Vino abitazioni sotterranee come quelle di Moratinos sul cammino francese, solo meno curate.
Anche oggi freddo intenso, due maglie e due giacche, perdo l'uso delle mani e dei piedi, sopra alle nocciole di pile devo mettere anche quelle in goretex.
Sosta a Zamora dal ciclista a registrare il cambio, visita della città che è molto carina e tappa per un caffè bello caldo con biscotti.
Proseguo fino a 90 km e mi fermo ogni tanto a fotografare, pranzo vicino ad un embalse, ormai manca poco. Panino con formaggio di capra, cioriso e uno yogurt per concludere.
L'ultimo tratto scorre veloce, mi fermo in un bar a chiedere indicazioni e mi indirizzano su una sterrata che mi porta a Faramontanos accorciando un po'.
Bella la campagna e un colpo di fortuna mi fa incontrare Juan al bar, sorpresa, mi aspettavo un anziano del paese invece è un ciclista più giovane e gagliardo di me. Beviamo una birra insieme e mi guida alla famosa casa Azul y Amarilla.
Come dice il nome è tutta di questi colori, dentro e fuori. Molti lavori li ha fatti lui mentre ora ci sono i muratori a ristrutturare un bagno.
Antonella, pellegrina conosciuta a casa sulle ciclabili del Ticino fa l'ospitalera da lontano e mi ha dato una bella accoglienza attraverso Juan.
Doccia bucato e serata tra uomini.
Oggi 111km in 5h 43'
Totale 3064 km in 152h 00' ai pedali.
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