29/10 GIORNO 8 TANGERI/CAP
SPARTEL – RABAT – ROMMANI
Sono le 2 di notte, ho appena appoggiato il libro e
spento la pila frontale, quando sento rumori d’auto che manovrano e ad un certo
punto un urlo: Ohe Paolò.
Sono arrivati gli amici francesi, esco a fatica dal
bozzolo e ci salutiamo in piena notte, baci e abbracci, montano le tende e ci
vediamo domattina.
Bernard, Bernie, Patou gli amici di una vita, Otmar
il tedesco e Fritz svizzero tedesco che ancora non conosco, spuntano la mattina
uno alla volta e finiamo di scambiarci le novità.
Prima colazione da campo, smontiamo le tende,
carichiamo la mia moto nel carrello e il convoglio di tre auto e una moto
lascia il campeggio.
Prima sosta poco distante a saldare il timone del
rimorchio che si è un poco sconocchiato.
Proseguiamo verso sud seguendo stradine secondarie,
molto secondarie e molto scassate che mettono alla prova il rimorchio stracarico
e il portamoto appoggiato sul gancio di traino del pick-up di Patou.
Gli equipaggi sono assortiti così: Bernard e Otmar su
un auto, Bernie solo, Io con Patou e Fritz il solo a fare l’avvicinamento a
Marrakech sulla moto, un’Aprilia enduro 550.
Pranziamo poco dopo Asilah, Fritz non è molto
loquace, e la sua moto non si avvia a freddo, ogni mattina partenza al traino.
A Larache entriamo in autostrada, che abbandoniamo a
Rabat dopo esserci persi nel traffico caotico della tangenziale all’ora di punta.
Ormai è sera, ci fermiamo a cena in una bettolaccia ma il pollo speziato alla
griglia è buono come anche la tajina di pollo e verdure allo zafferano mangiata
a pranzo.
Ci fermiamo a bivaccare a sud di Rommani in una
piantagione i eucalipti sul lato della strada, da ora ho una twoseconds della
Decathlon che mi ha portato Patou, è un’altra vita, montaggio e smontaggio
rapido e spazio in abbondanza.
Oggi 0 km moto tot. 885 km
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