28/10 GIORNO 7 MOULLAY
IDRISS – TANGERI/CAP SPARTEL
Colazione all’ultimo piano della pensione in
posizione panoramica, con la collina che ospita la città vecchia di fronte. In
attesa che venga servita converso con un gruppo di francesi che è alla fine del
viaggio, poi mi rimpinzo e dopo aver
organizzato i bagagli saluto il mio simpatico anfitrione che, senza i denti
davanti, è una macchietta. Mi arrampico fino al piazzale per caricare la moto e
alle 9 sto partendo.
Mi lancio cu una strada che porta al Col di Zagota,
dove c’è il benzinaio più vicino, Sidi Kacem e poi la strada è una statale
piuttosto noiosa, ma oggi devo fare parecchia strada e preferisco andare un po’
veloce. Incrocio parecchi posti di controllo della polizia (che non considerano
i turisti) e qualche radar. Souq el Arba e Ksar el Kbir dove commetto il
tragico errore di attraverare il paese alla ricerca di un percorso più corto,
c’è il mercato e oltre al rischio di animali e persone in mezzo alla strada ci
sono camion e pick up che caricano e scaricano ovunque. Ci vuole una vita a
districarsi e la strada secondaria è sterrata per chilometri, fortunatamente
una moto ci viaggia senza problemi; raggiungo la litoranea poco a nord di
Larache. Salendo verso nord il tempo è peggiorato e riesco a prendere un po’ di
pioggia negli ultimi km verso Tangeri, fortunatamente arrivo poco dopo un
grande piovasco a giudicare dalle pozzanghere che sembrano laghi. Il cupolino
abbondante ha fatto la sua parte, mi ha protetto dal freddo a casa, dall’impatto
dell’aria sull’asfalto ed ora dalla pioggia.
Arrivo al camping Achakar, cap Spartel, nel primo
pomeriggio col sedere acciaccato.
Estraggo per la prima volta la tenda dal sacco, non
sarà molto comoda, viste le microdimensioni, ma per tamponare fino all’arrivo
dei miei compagni di viaggio è sufficiente, testo anche i picchetti alu
Karrimore con sezione a croce (entrano bene senza stortarsi).
Il cielo schiarisce, così chiudo la giornata con una
corsa sulla costa, cena al bar del campeggio e mi imbusto a leggere nel
sarcofago.
Oggi 250 km tot. 885 km
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