sabato 12 dicembre 2015

MAROCCO giorno 16 ERFOUD- BOUDENIB - KSAR TAZOUGART

06/11 GIORNO 16              ERFOUD - BOUDENIB - KSAR TAZOUGART
Questa notte ho dormito più del solito, un letto fa la differenza! Colazione sontuosa, due chiacchiere con i padroni che sono simpatici, rifornimento d’acqua e si parte.
I 400 Diram per la mezza pensione hanno affossato le mie finanze, mentre le donne fanno un po’ di spesa di generi freschi ad Erfoud io assalto un bancomat.


Benzina e lasciamo l’abitato che è caldo e parecchio affollato, poco fuori prendiamo una pista sulla destra che ci porta prima in direzione est e poi verso nord est. 






























Il fondo si fa duro e sconnesso, gli shock continui mi spaccano le fascette che fissano i ferri al forcellone, sono costretto ad aggiungerne un paio di volte.
Sosta per il pranzo sulla sponda di uno oued, siamo sempre alla ricerca di un po’ d’ombra.
La pista scorre su lunghe e morbide colline dalla superficie abrasiva per i sassi.
Fritz ha un’avaria al filo frizione che ripara in poco tempo.
Arrivati a Boutnib scopriamo che non c’è benzina, nonostante il paese sia piuttosto grande. Veramente non ci sono distributori, perché il carburante di contrabbando proveniente dall’Algeria si vende praticamente in ogni casa, mi dice candidamente un militare. Temendo di non trovarne più avanti ci rassegnamo a riempire dalle bottiglie di plastica, mettendo un filtro sulla bocca del serbatoio (non si sa mai, il mio serbatoio non ha rubinetti col filtro) e pagando un po’ più del prezzo ufficiale.
Durante la ricerca della benzina ci disperdiamo e rimango solo con Fritz, mentre cerchiamo il gruppo cede la riparazione al filo frizione e lui dà dimostrazione di stoicismo e calma degna di un lama tibetano mentre ripara assillato da una torma di ragazzini appiccicosi e veramente molesti.
Finalmente la moto è sistemata e compaiono gli altri, così possiamo scrollarci di dosso le piattole.




Lasciato l’abitato dopo un po’ d’asfalto scendiamo nel corso del fiume, imbocchiamo la pista e dopo un guado ci accampiamo sotto gli occhi curiosi di un pastore di capre.
Dopo il solito lavoro di preparazione del campo e doccia rustica oggi mi tocca il rammendo, ho un po’ di velcri qua e la che si scuciono, vediamo di rappezzare il mio guardaroba d’epoca.
Solito aperitivo che ci taglia letteralmente le gambe, insalata di pomodoro con cipolla e pasta al sugo rosso con polpettine che mi pare pugliese, mi domando dove l’abbiano trovato questi diabolici francesi.



Oggi non è giornata, le femmine decidono che gli uomini fanno la vessel (insomma tocca lavare le pentole!)

Oggi 151 km moto                         tot.  1945 km

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