06/11
GIORNO 16 ERFOUD - BOUDENIB - KSAR TAZOUGART
Questa
notte ho dormito più del solito, un letto fa la differenza! Colazione sontuosa,
due chiacchiere con i padroni che sono simpatici, rifornimento d’acqua e si
parte.
I
400 Diram per la mezza pensione hanno affossato le mie finanze, mentre le donne
fanno un po’ di spesa di generi freschi ad Erfoud io assalto un bancomat.
Benzina
e lasciamo l’abitato che è caldo e parecchio affollato, poco fuori prendiamo
una pista sulla destra che ci porta prima in direzione est e poi verso nord
est.
Il fondo si fa duro e sconnesso, gli shock continui mi spaccano le fascette
che fissano i ferri al forcellone, sono costretto ad aggiungerne un paio di
volte.
Sosta
per il pranzo sulla sponda di uno oued, siamo sempre alla ricerca di un po’
d’ombra.
La
pista scorre su lunghe e morbide colline dalla superficie abrasiva per i sassi.
Fritz
ha un’avaria al filo frizione che ripara in poco tempo.
Arrivati
a Boutnib scopriamo che non c’è benzina, nonostante il paese sia piuttosto
grande. Veramente non ci sono distributori, perché il carburante di
contrabbando proveniente dall’Algeria si vende praticamente in ogni casa, mi
dice candidamente un militare. Temendo di non trovarne più avanti ci rassegnamo
a riempire dalle bottiglie di plastica, mettendo un filtro sulla bocca del
serbatoio (non si sa mai, il mio serbatoio non ha rubinetti col filtro) e
pagando un po’ più del prezzo ufficiale.
Durante
la ricerca della benzina ci disperdiamo e rimango solo con Fritz, mentre
cerchiamo il gruppo cede la riparazione al filo frizione e lui dà dimostrazione
di stoicismo e calma degna di un lama tibetano mentre ripara assillato da una
torma di ragazzini appiccicosi e veramente molesti.
Finalmente
la moto è sistemata e compaiono gli altri, così possiamo scrollarci di dosso le
piattole.
Lasciato
l’abitato dopo un po’ d’asfalto scendiamo nel corso del fiume, imbocchiamo la
pista e dopo un guado ci accampiamo sotto gli occhi curiosi di un pastore di
capre.
Dopo
il solito lavoro di preparazione del campo e doccia rustica oggi mi tocca il
rammendo, ho un po’ di velcri qua e la che si scuciono, vediamo di rappezzare
il mio guardaroba d’epoca.
Solito
aperitivo che ci taglia letteralmente le gambe, insalata di pomodoro con
cipolla e pasta al sugo rosso con polpettine che mi pare pugliese, mi domando
dove l’abbiano trovato questi diabolici francesi.
Oggi
non è giornata, le femmine decidono che gli uomini fanno la vessel (insomma
tocca lavare le pentole!)
Oggi
151 km moto tot. 1945 km
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