venerdì 11 dicembre 2015

MAROCCO giorno 15 FOUGANI(TAFRAOUT) - REMLIA - RISSANI - ERFOUD

05/11 GIORNO 15              FOUGANI(TAFRAOUT)  - REMLIA - RISSANI - ERFOUD
Come previsto uscire dalla sabbia molle è laborioso, soprattutto per la messa in moto al traino dell’Aprilia di Fritz.



Dopo pochi km ritorniamo a percorrere un terreno pietroso che ci rallenta parecchio.
Nel pomeriggio la pista si fa scorrevole e più divertente, fino a giungere in vista delle dune rosse dell’Erg Chebbi, nei pressi di Taouz. Ci avviciniamo da sud e le attacchiamo sul lato orientale in direzione nord. Si entra in quello che sembra il corso di un fiume di sabbia con le dune che scorrono ai due lati della valletta, cespugli e tamerici sono a tratti abbondanti.
La sabbia è parecchio soffice, bisogna andare senza indugio e la parte centrale del letto sabbioso è letteralmente arato dal traffico di fuoristrada. In auto non credo sia troppo divertente, soprattutto dove i meandri ti costringono a velocità sempre a rischio di insabbiamento. Con la moto è un’altra musica, mi tengo sul pendio di sabbia quasi intonsa alle pendici delle dune, salendoci a volte e facendo curvoni in appoggio col cuore che urla dalla libidine. La valletta sale un poco e a volte si stringe e strozza diventando sinuosa e costringendo a rimanere nelle guide profonde scavate dai mezzi pesanti, qui richiede un po’ più d’esperienza, per non lasciarsi sopraffare dall’ansia e mollare il gas, subito ti si chiude lo sterzo e sei a pelle di leone (ma fa esperienza).
Incrociamo parecchi gruppi di fuoristrada, le moto non si vedono, qui è come un circo, tutti folleggiano nella poca sabbia che questa zona mette a disposizione.
L’area è veramente piccola e in meno di un paio d’ore abbiamo attraversato, ci dirigiamo all’hotel Merzane...lusso sfrenato, non siamo abituati a cotanto splendore.





















E’ costruito nello stile degli ksar, con cortile protetto da mura merlate, arco d’ingresso, cortile interno con vasca per i pesci attorniata da palme e dalle strutture abitative. Tutto è rivestito di un impasto di fango e paglia che isola dal calore. Lo gestisce una famiglia francese con un figlio di una dozzina d’anni.







Ci sistemiamo e docciamo quindi birra fresca e contatti col resto del mondo. Ale e Siggy sono diretti a nord, per il tedesco è quasi ora del traghetto.









La zona living è veramente caratteristica, piena di oggetti e quadri della cultura locale, i proprietari sono veramente persone di buon gusto e lo dimostrano anche con la cena, semplice ma particolare, antipastino e brochettes con fagiolini, patatine e insalata.
Ho un po’ di raffreddore, qui le temperature variano parecchio e da sudato il freddo non è un toccasana. Con Fritz e Otmar divido una stanza che pare un campo da calcio, tre letti matrimoniali e due singoli, questa volta i bagagli ci stanno senza problemi.


Oggi 168 km moto                         tot.  1794 km

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