martedì 1 dicembre 2015

MAROCCO giorno 6 FES - MOULLAY IDRISS - VOLUBILIS

27/10 GIORNO 6                           FES – MOULLAY IDRISS – VOLUBILIS
Oggi colazione con una famiglia egiziana, poi attraversiamo la medina con tutti i bagagli diretti al garage. 

Carichiamo le moto e, dopo aver salutato Alessandro e Sigfried che vanno verso Midelt, parto seguendo le indicazioni del gps che nelle città sono utilissime, quasi come sulle piste, ti fanno risparmiare un sacco di tempo.
Lasciata la città attraverso una pianura coltivata ad ulivi, stanno facendo la raccolta delle olive, battendo con le pertiche sui rami e raccogliendo i frutti nelle reti.
Lascio un lago sulla destra e poco dopo seguo una stradina sulla sinistra che sale sui monti fiancheggiata da una quantità di fichi d’india; le condizioni dell’asfalto peggiorano, prima buche sempre più grandi e più frequenti, poi tratti senza asfalto ed infine diventa sterrata con frane che scendono dai pendii qua e la. Salgo verso un passo e scendendo dall’altro lato ad un tratto ricomincia l’asfalto ed in breve sono a Moullay Idriss.




In un attimo trovo il parcheggio dei taxi e sulla stradina che scende l’hotel Diynar Timnay, come indicato da Ale, l’unica differenza è che sono arrivato dalla direzione opposta, evidentemente la stradina percorsa non era quella normale, pur se paesaggisticamente valida.




Sistemati i bagagli mi cambio e parto immediatamente alla volta di Volubilis, una botta di storia al mio viaggio. Guidare la moto scarica è un piacere che avevo scordato, parcheggio e visito con calma le rovine per quattro ore buone. Bisogna andare a caccia delle cose interessanti che spesso sono poco indicate. 

















Rimangono dei bei mosaici, spesso troppo sporchi per apprezzarli, il foro, le terme, l’arco di trionfo, la basilica, e ville nobiliari sul cardo e il decumano i cui tracciati sono a tratti ancora lastricati. Nel complesso la visita vale la pena.
Tornato in paese faccio un giro solitario al mercato dove le bancarelle colorate di frutta e verdura la fanno da padrone, spartendosi lo spazio con stamberghe gastronomiche che vanno dal laido al sufficiente, non è posto per gli schizzinosi. Entro nella medina che si arrampica a ricoprire una collina, i vicoli dei settori sono colorati dai ragazzi delle scuole, mi spiegano, e questo aiuta un pochino ad orizzontarsi tra una tinta e l’altra.















Arriva l’ora di cena e mi faccio adescare in uno dei locali di basso livello, devo dire che fortunatamente la qualità del cibo non ha nulla a che vedere con l’aspetto e la pulizia, sia la zuppa marocchina che la tajina di verdure sono buoni, mentre la coca è un po’ sgasata come sempre qui.
La sera sento al telefono Ale che mi racconta della sua disavventura, a 60 km da Fes ha spaccato il cardano della moto e con mille peripezie è riuscito a farsela riportare a Fes da un meccanico. Conta di nolegiare un auto per andare con Sigg a Marrakech, dove le sue amiche che dovevano arrivare gli porteranno il ricambio, quindi ritorno a Fes per la riparazione...vacanza movimentata!
Oggi 85 km                          tot.  635 km

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