09/11 GIORNO 19 30
km ovest MAATARKA – 15 km sud FRIITISSA
Contrariamente alle
aspettative questa notte ho letto molto, anziché dormire.
Quando usciamo dalle tende
si materializzano sei bambini, probabilmente fratelli, in scala di altezza, con
due asini e un cane (non si può essere troppo selettivi sulle amicizie in
queste aree poco abitate). Hanno la loro razione di cibo, dolci e abiti, mentre
ci osservano trafficare alla preparazione della colazione.
Si parte, ripercorrendo in
un soffio la salita, che non pare gran cosa, corsa ieri sera.
Qui il terreno è piuttosto
roccioso e spaccaossa, sono tutti piuttosto provati, complice anche l’età, solo
Fritz non fa una piega, con la sua flemma viaggia come un diesel, ogni tanto
libera i 70 CV della sua Aprilia in una lunga impennata e poi torna alla quiete.
Alla sosta per pranzo
veniamo subito circondati, ci sottraiamo all’imbarazzante osservazione
spostandoci qualche km, sulle rive di un invaso artificiale dalle acque rosa.
Un pastore di capre sul suo
asino passa a salutarci, solo i suoi cani, spaventosamente magri, rimangono
vicino a noi nella speranza di qualche boccone.
Oggi Bernard è in vena di
tagli e sperimentazioni, le piste comode non gli piacciono, facciamo dei tagli
su terreni veramente sconnessi che non ci fanno avanzare gran che.
Alcuni tratti sono
rocciosi, alternati a parti scorrevoli e zone molto scavate dall’acqua.
Dopo una lunga corsa con un
pick up toyota, guidato da una sorta di ranger che vuole mostrarci quanto è
figo, arriviamo ad un punto di controllo e finalmente ce lo scrolliamo di
dosso, era veramente pericoloso.
Percorriamo un tratto
asfaltato verso ovest e ci infiliamo in una sterrata per trovare una zona
bivacco. La pista è molto tortuosa ed arrampica in piccole vallette, tutte
ugualmente scoscese e sassose, trovare un pezzettino in piano dove fermarsi non
è cosa da poco, ma alla fine ce la facciamo.
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