martedì 10 maggio 2016

Martedì 10.5.2016 giorno 039 Belorado-Viana

Martedì  10.5.2016 giorno 039
Belorado-Viana
Questa mattina sono l'ultimo a uscire dal letto sto mettendo i punti sulla cartina che ho dimenticato di fare ieri, finito questo lavoro mi alzo per fare colazione e poi scrivo il diario. Solo ora sono pronto a prepararmi per partire.


Lascio l'albergo è alle 8:30 con i piedi infilati prima in una borsa di cellophane, poi avvolti in un foglio di giornale e quindi infilati nelle scarpe, che sono ancora bagnate da ieri, nonostante le abbia riempite di pallottole di carta di giornale. Appena uscito il cielo è sereno, ma dura poco, c'è un vento teso e le nubi corrono come cavalli nel cielo, coprendo tutto.







Inizialmente viaggio con una catena di monti davanti a me e la pianura sotto di loro è coperta da un manto di nubi appiccicato al suolo bianco come il latte. Navigo di bolina stretta, faticando un sacco ed avanzando poco, arranco fino a Santo Domingo della Calzada dove faccio un po' di foto e proseguo verso Logrono.
Mi sembra di non arrivare mai, incrocio una quantità di pellegrini parecchi anche in bici saluto tutti ma loro non sempre rispondono
L'ultimo tratto si allunga un po' perché finisco in una strada cieca e buttandomi sono strada di campagna con solchi enormi di trattore riprendo il cammino e arrivo in centro.
Dopo un poco di turismo mi piazzo su una panchina al riparo dal vento a pranzare, ogni tanto appare un pallido raggio di sole.











Ho comprato una fantastica baguette  ai cereali e me la mangio con una scatoletta di calamari in salsa piccante, comprata per provare, non è male, se lei se la ritrovo la ricompro. Dopo un caffè espresso riparto, il vento sembra rinforzato e come un pollo mi faccio portare dal gps su un'autostrada che mi costringe ad un giro enorme, così imparo a zoomare di più e ad accorgermene prima.















L'idea era di andare a pernottare a loro ma dopo questo regalo imprevisto e grazie all'aiuto del vento oggi sono stremato finalmente arriva Viana su una strada in leggera salita che il vento trasforma nella salita del Mortirolo, un ultimo sforzo per salire nel paese in cima al colle.











Dopo una rapida visita ai monumenti, la cattedrale di Santa Maria della Rotonda è molto particolare con bassorilievi intorno al portale le gabbie sull'apertura del campanile, cerco l'albergo municipale che trovo chiuso, così vado all'albergue Munoz, la signora alla reception è simpatica come un dito in un occhio, se non altro la doccia compensa, molto calda e con tanta acqua, altro punto a favore della struttura è la lavanderia, per la prima volta è calda,  ho una speranza di trovare il bucato asciutto domani.


Sistemato tutto esco per una clara gratificante al bar dell'hotel di fronte, me la sorseggio emulando senza speranza Bruce Chatwin sulle paginette bianche del mio diario.
Rientro all'albergue per prepararmi la cena sontuosa, scatoletta di tonno con pomodori e formaggio, ma la mia solita cena fredda, con l'intervento dei vicini brasiliani, si trasforma in un piatto di minestrone e un piatto di pasta al tonno.
Questa sera ho mangiato come un lupo, tanto per cambiare . Ho iniziato la cena con un signore di Bari e finito la cena con un ragazzo, Teofilo, che pensavo fosse del gruppo dei brasiliani invece é italiano di Torino, è stata una conoscenza interessante, siamo rimasti a parlare per un'oretta buona.
Anche questa giornata é al termine, buona notte.
Oggi 94km in 5h 26'
Totale 4417 km in  231h 03' ai pedali.



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