domenica 15 maggio 2016

Domenica 15.5.2016 giorno 44 Salles sur Garonne-Cuxac d'Aude

Domenica 15.5.2016 giorno 44
Salles sur Garonne-Cuxac d'Aude
Sveglia ad ora normale, colazione e piegatura tenda che é asciutta, in un'ora lascio il campo con i vestiti stesi ancora fradici in un sacchetto. Se ho indovinato la previsione per la notte il giorno non mi dá ragione, percorro strade secondarie nella valle della Garonna attraversando piccoli villaggi quando la pioggia comincia a scorrere. La temperatura non è rigida, così non avvolgo i piedi nella plastica e non metto i pantaloni impermeabili. Salgo e scendo i crinali per tagliare parte del percorso che arriva fino a Tolosa.





Dopo un'ora e mezza la precipitazione si riduce a sporadici gocciolii. Pedalo un po di km con due indigeni domenicali conversando, poi ci separiamo prima di arrivare sulla statale per Carcassonne.
Il cielo é sempre coperto da una coltre bassa e minacciosa, pascoli e campi coltivati scorrono all'infinito, passano grupponi enormi di ciclisti.





Il vento ora mi spinge come una freccia, ho deciso di arrivare a casa di Lio e Claudine, viste le condizioni favorevoli. Il cielo comincia a vedersi qua e lá, ogni tanto mi fermo per mangiare qualcosa e poi rientro nel tubo di flusso.












Cominciano a comparire le vigne ed eccomi a Carcassonne, la cittadella fortificata é uno spettacolo unico con le sue mura lunghissime, i camminamenti le infinite torrette col tetto conico coperto d'ardesia, c'è una folla di gitanti domenicali che vaga col naso in su e la bocca aperta dalla meraviglia. Girare con la bici carica non é facile, dopo un bel giro e una raffica di foto abbandono.






























Proseguo la pedalata leggera e veloce fino a qualche km da Cuxac dove la strada si mette contro vento e sudo sette camicie.














Lionel mi aspetta in strada, ci abbracciamo ed entriamo in cortile e abbraccio anche Claudine, mi chiedono del viaggio e dopo mezz'ora mi levo lo zaino dalle spalle, aneddoti, incontri, piccole avventure, cose strane, non si finisce mai. In un attimo sacco a pelo e indumenti lerci sono giá in lavatrice. Mi offrono una birra che col mio cioriso piccante e un pezzo di gruviera a cubetti diventa un aperitivo tra mille altre chiacchiere.
Finalmente il pitecantropus pedalensis mi scivola di dosso lungo lo scarico della doccia e torno umano.
La tavola é apparecchiata ed appare una fumante tajina di pollo con verdure accompagnata dal riso, é squisita e me la godo con un bicchiere di vino, i piccoli piaceri della vita di cui a volte non ci si accorge, si danno per scontati. Dopo 44 giorni di sofferenza sotto le prepotenze di un clima infame il calore della compagnia di vecchi amici ti scalda il cuore, solo mi manca molto la famiglia, come sempre al ritorno dalle mie sortite non mi fermerei mai per arrivare prima.
In questo clima rilassato si tira tardi, domani sarà il mio primo giorno di stop, il mio sedere mi proporrà per un Nobel alla compassione, ormai si é nutrito di un intero tubo di pasta di fissan e di labocaina.
La serata é finita, tutti a nanna, domani é un giorno festivo qui in Francia quindi sveglia con comodo.
Oggi 183km in 7h 52'
Totale 5044 km in  263h 43' ai pedali.





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