domenica 19 aprile 2015

giorno 7 ROSANS - TOULETTE

Questa mattina é stata dura alzarsi, stranamente mi ricordo il sogno, i vestiti lavati non sono asciugati: oggi pantaloni corti.
Ormai ho automatizzato le operazioni e mi ricordo dove va ogni cosa. Piegati materasso e sacco faccio colazione: latte e nesquick, banana, mandorle, pinole, pane e parmigiano. Ho molto bisogno di calorie. Riesco a partire in orario, sono duro come un palo, come al solito, ma presto mi rendo conto di essere in stato di grazia, vado fluido senza sentire la fatica. Mi fermo un attimo a mettere il poncho e proseguo inarrestabile. Per dirla come Tom Flanagan nella "Grande sfida" mi sento come un tubo in cui l'aria scorre senza fruscii.



Il tempo é infame e sono bagnato fino al midollo ma il panorama é selvaggio e mozzafiato, una gola continua con un torrente verde che la scava. La macchia copre le piccole parti non rocciose fiori profumati e aroma di conifere, sembra di essere in Sardegna o nel sud del Libano.



Mi fermo a Sahune dopo 31 km dove faccio colazione con due paste e una cioccolata, compro del latte e riparto bagnato e gelato. Tiro fino a Nyons con una sola bevuta in mezzo.






Paese caratteristico con un vecchio ponte ad arco e guglie molto particolari ma non sono in condizioni di visitare. Intirizzito mi butto in una brasserie a mangiare il piatto del giorno bistecca al pepe patata e quiche con funghi. Buono.
Mentre mangio si scatena il diluvio universale e non accenna a smettere, dopo 2 ore piove ancora a dirotto. Sto battendo i denti dal freddo per i vestiti bagnati e non ho il coraggio di uscire e proseguire, per la prima volta in una settimana sono sfiduciato.
Mi faccio coraggio appena rallenta un poco e, tremando come una foglia, esco e mi rimetto a correre. I primi 10 minuti sono un incubo poi inizio a scaldarmi e torna l'ottimismo, sempre sotto l'acqua ovviamente. Siamo ormai nella Provenza delle vigne e degli olivi.



Arrivo a Toulette e trovo tutti i campeggi chiusi, entro dall'unico negozio aperto e la signora gentilissima si sbatte per trovarmi un posto. Alla fine mi sistema nel cortile di sua cognata, peccato che é in campagna a 2 km dal paese. Il marito, che pare Elvis the pelvis con una gran panza, mi accompagna col furgoncino del Brocantage. Sono stati splendidi!
Anche la padrona non é da meno, mi fa installare, mi offre un caffé e del pane che oggi non ho trovato e mi fa asciugare i vestiti pesanti, non ho piú nulla di asciutto...mi manca il sole!!!
Questa mattina avevo vento in poppa e prima delle 12 avevo giá fatto 46 km poi bonaccia, anzi tempaccio e sono riuscito comunque ad arrivare a 64.
Devo confessare che le sensazioni sono esagerate: la gioia, il dolore, il freddo, lo sconforto, la natura, la solitudine, il traffico, ma mi sento proprio bene.



6 commenti:

  1. Mitico il mio Paolo ☆♡☆♡☆♡☆♡☆♡☆♡☆♡

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  2. Vai grande... E continua a raccontare...
    Paolo G.

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  3. Ogni giorno mi fai emozionare con i tuoi racconti... Tornerai con una ricchezza inestimabile....

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  4. Non abbatterti anche se le disgrazie si presentano puntuali. Sei incredibile

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  5. Se proporzionata all'impegno la ricchezza di re Mida sarà una bazzeccola ah ah ah

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