giovedì 23 aprile 2015

giorno 11 LOUPIAN/MEZE - NARBONNE - CUXAC D'AUDE

Nella notte mi sono svegliato alle 2 ed ho accettato di non poter continuare a correre subito. La caviglia è bella gonfia e di un colore leggermente tumescente ed anche il dorso del piede. Nonostante la schiuma di artrosilene e la fasciatura stento ad appoggiare il peso, ieri sera sono crollato prima di prendere l'antinfiammatorio.
Mi sparo un paio di aulin dopo aver mangiago qualcosa. Sveglia alle 7, 30 finalmente un orario umano, anche se foriero di futuro di ripieghi. Colazione esagerata con pane due pomodori formaggio di capra plum cake, latte e cacao. Il piede sembra stare un po' meglio, almeno ora riesco ad appoggiarlo.   Da ieri l'altro non faccio che pensare se riuscirò a continuare.
Questa mattina ho deciso che mi riposo per forza, prendo un bus per Beziers e mi avvicino a Cuxac d'Aude a casa di Lionel, intanto penso che fare.
Rinunciare totalmente è fuori discussione, nella più disperata delle ipotesi raggiungerò St Jean Pied de Porte in qualche modo e percorreró il cammino francese in maniera tradizionale.
Ho una dedica da portare a termine e due adozioni, quindi, per onestà intellettuale, anche se viene a mancare l'aspetto sportivo, come minimo, cercherò di tenere fede all'impegno ed all'aspetto spirituale.
...intanto bus per 40 km!
Foto di Loupian frazione di Meze dove ho dormito....e del mio strumento di lavoro in avaria.



Questa mattina subito malinteso con il conducente del bus, che nonostante gli chieda se va a Narbonne, cerca di riportarmi a Perpignan. Per fortuna stavo attento!
Devo cambiare bus strada facendo ma infine arrivo a Bezier.
Telefonata a Lionel ed ecco che appena può viene a prendermi e mi porta a casa sua. Grande gioia di rivedere lui Claudine  dopo parecchio tempo e questa sera ci sarà anche Jannot.   Sono vecchi compagni di faticose scorribande africane in moto, cose che ti rendono fratelli.
Jannot, la prima immagine vista dopo il volo che mi è costato una clavicola: "Paoló tu est mort?" le prime parole udite. E Lionel, incontato per caso un anno al ritorno di un viaggio in Tunisia col cognato/fratello Giorgio, che ci ha accolti nella sua cabina della nave con Claudine e la piccola Romana di qualche mese.
Mi hanno subito portato a tavola con loro e ci siamo raccontati le novità di questi ultimi tre anni. Poi loro sono andati al lavoro e io ho fatto un po' di tagliando a El Carrete ed infine una doccia con rifasciatura della gamba sifula. Lavatrice e sono quasi tornato un essere umano.



Dopo le operazioni domestiche viene l'ora di cena ed arrivano Brigitte, sempre bohémienne, e Jannot, finalmente in forma come un tempo.
É una bella rimpatriata con mille chiacchere e 1000 curiosità.

2 commenti:

  1. Prendi fiato cognato..... un paio di giorni di buon riposo e torni come nuovo... notte kiss...sei un grande

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  2. Pulito?....Lavato panni?....Rifocillato?.....Riposato?....e mò Ri-parti!!!
    Vai Paolo!!
    Maurizio.

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