mercoledì 31 ottobre 2018

ISLANDA GIORNO 37 - 17 giugno '18

  ISLANDA GIORNO 37 - 17 giugno '18


Aiutato dalla lettura ho passato meglio le ore di veglia, posso alzarmi con comodo perché, mi resta veramente un pugno di km da coprire e il meteo mi aiuta, ripiego la tenda asciutta.
Procedo in fretta spinto dal vento parecchio teso, purtroppo il cielo azzurro del mattino presto si è coperto quasi completamente.


Un piccolo tratto di strada mi porta, tra i lupini fioriti in tappeti viola, al villaggio di Keflavik.


Trovo subito il distributore di carburante dove ho riempito per la prima volta il serbatoio  di benzina del fornello, alle spalle c'è il supermercato dove, sembra ieri, mi scontravo con prodotti sconosciuti ed etichette illeggibili per l'allestimento iniziale della cambusa.


In attesa che apra il supermercato mi dedico alla pulizia della bici nel piazzale della stazione di servizio, così eviterò di imbrattarmi tutto smontandola. Mi avanza anche un po' di tempo per riposare di fronte ad un caffè fumante e fare amicizia con un ragazzo di Salerno, lavora a Londra ed è qui in vacanza con un collega francese.
Appena apre il Bonus mi lancio a comprare un po' di cose per preparare dei sandwiches per il viaggio di ritorno, rapido come la più scafata delle massaie islandesi scelgo quel che mi serve sapendo già dove trovarlo e metto nelle borse della bici (non mi va di spendere 8€ per un panino in aeroporto come all'andata).
Bello carico affronto la salita che porta verso l'ostello sotto la pioggia, che non si fa attendere nemmeno l'ultimo giorno.



Eccomi a "The Base", con le strutture maculate da un motivo mimetico invernale in toni di azzurro, check-in, prenotazione navetta per il terminal domattina e sistemazione in camera.


La prima operazione è quella di recuperare il mio imballaggio dal deposito e cominciare a smontare la bici. L'operazione è piuttosto veloce, la "faccio a pezzi", fisso i particolari tra loto con delle fascette proteggendo le superfici con pezzi di cartone, una bella fasciata nel pluriball e inserite tutte le borse richiudo il cartone con un km di nastro da pacco. 
Meraviglia! L'imballaggio è di 20 cm più piccolo rispetto all'andata, sono diventato maestro d'impacchettamento. Nel riporre la bici in deposito riesco a schiacciarmi un alluce vedendo le stelle.
Posso dedicarmi, finalmente, ad una bella doccia e approfittare della cucina per prepararmi qualcosa da mangiare e un bel the caldo, scopro tra l'altro l'esistenza di un formaggio al peperone, che, per dovere di cronaca, devo per forza assaggiare. 



I panini per domani sono l'ultima operazione da compiere, posso finalmente riposarmi su un divano in attesa dell'ora di dormire, domani sveglia presto.

Oggi 15 km ... gli ultimi.



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