martedì 20 giugno 2017

Giro d'Italia giorno 6 RADICOFANI-MONTEFIASCONE via Francigena

Giro d'Italia giorno 6  RADICOFANI-MONTEFIASCONE





















Per la prima volta colazione leggera, prima un the e qualche biscotto e poi un caffè, sono ancora stravolto dalla cena pantagruelica di ieri sera e pensare che non sono nemmeno riuscito a finire la grigliata.
Un saluto a Milena e Marcello ancora spalmati nel letto e parto. Sono salito parecchio quindi è ora di rivincita, una lunga discesa mi aspetta, dopo un piccolo tratto asfaltato inizia una bella sterrata tutta sul crinale, nel cielo blu, nel verde dei prati e il giallo delle ginestre. 




Radicofani è sempre là, dietro le mie spalle, che domina mentre mi allontano.  







Campi di grano e fiori cominciano ad apparire arrivando in pianura, passo San Casciano dei Bagni, Proceno a cui si arriva dopo una dura salita ed è presidiato da un castello. 








Scendere si fa arduo, non solo la pendenza folle, ma anche il fondo sel sentiero è problematico, ci sono scalini da 40 centimetri, la bici rigida e carica soffre. L’ultima parte è più bucolica e gradevole costeggiando un ruscello, finchè non arrivo all’asfalto.


Faccio sosta in una cascina dove il padrone gentile e disponibile mi fa lavare la catena con gasolio e
aria compressa.


Il tratto successivo mi porta ad Acquapendente dove un fruttivendolo attira la mia gola riarsa, è marocchino e mentre scelgo la frutta parliamo della sua terra, dove sono stato un po’ di volte in moto. Parla volentieri e alla fine mi regala un bel po’ di fave, che mangerò col pecorino.



Eccomi in vista del lago di Bolsena, sono in alto ed appare in lontananza, la vista è magnifica. 









Si scende progressivamente costeggiando i poderi e i cascinali ma tenendosi sempre a distanza dal lago, lo si aggira parzialmente. 





Arrivo nei pressi di una casa di campagna dove i prati sono letteralmente un tripudio di fiori, i colori si mescolano e si concentrano, guardo rapito e scatto decine di foto. 





Cavalli che pascolano e fattorie sempre tenendosi il lago a destra, finchè non arrivo alla parte alta di Bolsena paese. 







Il castello, la chiesa e al di sotto il borgo storico con i vicoli che evocano storie medioevali, il fondo di basolato e un paio di artigiani che lo stanno riparando. 










Scendendo i ripidi carrugi si arriva al lago tra case incantevoli e botteghe d’altri tempi, tra cui quella di un artista della terracotta.










Proseguendo mi trovo accanto ad un cimitero di guerra che offre ombra e panchine e sarà il mio punto di sosta per il pranzo a base di fave, pecorino, arance e mango.
Proseguendo verso Montefiascone mi si apre di nuovo la catena, panico, questa volta lo spezzone di catena non c’è proprio, devo averlo perso. Riparo accorciando e siccome non mi fido a proseguire così cerco un meccanico di biciclette per sostituire la catena una volta per tutte. Lo trovo, ma devo aspettare un paio d’ore l’orario d’apertura.



Annoiato a morte arrivo all’orario e fortunatamente è un professionista serio, arriva cinque minuti in anticipo, mi fa entrare e comincia a rovistare in cerca del prodotto giusto. Opto per una Campagnolo che è sì cara, ma decisamente più duratura delle Shimano usate sino ad ora, con questa dovrei finire il viaggio senza problemi.
L’installazione richiede molto più del dovuto, perché nel frattempo sta dietro ai suoi clienti abituali e il cielo, che si era fatto grigio e minaccioso comincia a scaricare scrosci copiosi. Mentre aspetto di pagare mi trovo una sistemazione pellegrina a un paio di km. Andando la strada è praticamente quasi tutta discesa e solo l’ultimo tratto sale, così mi rendo conto che con questa catena saltano i denti, strano perché con l’altra non succedeva. Ormai sono arrivato e sono fradicio, domani provvederò. La Domus Peregrini è gestita da una coppia, lui bolognese e lei napoletana, che ha ristrutturato una casa sul Cammino con il preciso intento di farne un punto d’accoglienza. Franco e Immacolata sono simpatici, lui prepara la cena e si mangia tutti insieme, ci sono anche una coppia francese di Lille e un signore svizzero di Muhlouse.
Questa sera tiro le dieci leggendo per evitare di svegliarmi troppo presto, domani penso tornare in paese dal ciclista.

Oggi 83 km pedalando 5h 07'

Totale 759 km in 41h 00’

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