Giro d'Italia giorno 14 RUVO DI PUGLIA-BRINDISI sulla via Francigena del Sud
Il posto di bivacco è stato all’altezza delle
aspettative, alle sette sono in viaggio verso Bitonto, un’ora dopo arrivo e
timbro la credenziale in una chiesetta dove sta per aver luogo la Messa.
Proseguo verso Bari seguendo la via Appia Traiana
dove subisco l’assalto alla diligenza da quattro o cinque cani molto
arrabbiati, riesco a tenerli a distanza scalciando come un mulo e a
distanziarli, la bomboletta al peperoncino era pronta, ma ancora una volta sono
riuscito a non utilizzarla.
A Bari faccio il turista, la cattedrale di S. Nicola
è stupefacente, col soffitto affrescato e un ordine di archi al di sotto della
navata, è un tripudio di decorazioni che lasciano a bocca aperta. Molto
particolare anche la cripta, ci sono iscrizioni anche in cirillico, essendo
Nicola il santo patrono della Russia.
Procedo sulla parallela alla statale per Brindisi
restando sulla costa fino ad un’altra bellezza, Polignano a Mare, pieno di bei
palazzi, vicoli suggestivi e scorci sul mare che fanno sognare.
Incontro tre
pellegrine che penso siano straniere, mentre scopro essere italiane, una
piccola involontaria vendetta, anche a me succede regolarmente di essere scambiato
per straniero e spesso mi chiedono se parlo l’Italiano.
Anche Monopoli è una bella città e visitarla è un
piacere.
Ormai il panorama è uniforme, il mare a sinistra e
nel terreno ondulato a destra fichi, olivi e fichi d’india, al bordo delle
strade secondarie un sacco d’immondizie deturpano l’ambiente.
Ad un certo punto la mia corsia preferenziale senza
traffico si blocca e devo combattere con un dedalo di viuzze in un centro
residenziale recintato da cui fatico non poco a districarmi. Grazie alle
indicazioni di un camionista mi infilo all’interno di quel che pare una grande
area commerciale dietro una sbarra ed eccomi libero.
Ho deciso che oggi farò più strada e arriverò a Brindisi,
il vento mi sta aiutando, viaggio costante sul filo dei 30 km/h, passo accanto
all’aeroporto e in poco tempo sono accanto alle colonne che guardano il mare
alla fine della via Appia.
Trovo il B&B dove ho prenotato una stanza, mi
assegnano un buco senza finestre impregnato dall’odore di sigaretta, non ce la
posso fare, chiedo una stanza non affumicata e me ne assegnano una più grande,
con finestra e molto più carina. Mi sono piaciuti poco, la struttura è
praticamente vuota e hanno cercato di affibiarmi il canile, e vogliono anche i
soldi anticipati.
Appena sistemato telefono a Vittorio, un amico e
collega che non vedo da tempo. Abita vicino a Lecce e ci accordiamo per cenare
insieme. Nell’attesa vado al supermercato a sfogare i miei istinti più bassi
per ricostituire la cambusa.
Arriva mentre rientro dalla spesa, deposito i viveri
in stanza e andiamo in un bar a prendere l’aperitivo che ci permette di
raccontarci le novità, ceniamo con pizza e birra, concludendo la serata con un
cono gelato.
Mi invita a fare tappa a casa sua domani, cosa che
accetto volentieri perché è una persona veramente amabile, equilibrata e si
riesce a parlare di qualunque argomento, oltre ad avere gusti e visioni
abbastaza simili. Ci salutiamo con un a rivederci a domani e vado a dormire.
Oggi 176 km pedalando 7h 52'
dislivello +543m
Totale 1548 km in 77h 44’ dislivello
+16241m
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