lunedì 26 giugno 2017

Giro d'Italia giorno 12 BUONALBERGO-AMENDOLA sulla via Francigena delSud

Giro d'Italia giorno 12 BUONALBERGO-AMENDOLA sulla via Francigena delSud


... una notte ascoltando Armando che russa, alle tre e mezza mi metto a leggere, dopo un po’ si apre la porta e compare la sua faccia che, irritata, mi dice: ”che fai a quest’ora con la luce accesa? non riesco a dormire!” (il vetro in cima al soffitto porta la luce anche nella sua stanza). Alla fine scendo nel soggiorno a leggere e mangiare rimpiangendo la mia tenda col materassino bucato.
Ovviamente alla mattina arrivo lungo, lui compare alle 6,45 con zaino cappello e bastone, attraversa la stanza e scende salutando a fare colazione.
Impacchetto tutto, faccio colazione a razzo e alle sette e venti parto. 





E’ un sogno, i primi 40 km sono quasi tutti in discesa, qualche sosta foto e percorro la valle che mi porta verso il Tavoliere delle Puglie. 





Uno splendido reperto di di ingegneria stradale sacrificato all'ingordigia e alla disonestà manifesta la malata furbizia dell'uomo.


Il sole splende, dalle verdi montagne passo al paesaggio collinare e alle morbide distese ondulate di grano che, come un mare di onde, si muovono al vento.











Qua e là piantagioni di ulivi e foreste di generatori eolici.


Oggi sono deciso a seguire l’asfalto, seguo le indicazioni per Troia quando mi affianca Michele con la bici da corsa, percorriamo una decina di km insieme, sta riprendendo dopo un periodo di fermo e parliamo salendo verso il paese. 


Gentilissimo vuole offrirmi qualcosa al bar e infine, dopo aver parlato della gomma che mi è scoppiata, vuole assolutamente che prenda  due gomme da MTB che ha a casa e non usa più. Francamente farei a meno di caricarmi altro peso, ma mi dispiace offenderlo e accetto. La pausa è molto bella, riposando sulla terrazza panoramica del bar con la vista che spazia per chilometri.





Saluto e ringrazio il mio nuovo amico e prima di proseguire faccio un giro turistico in paese.






La strada verso Foggia è dritta come una spada e in lieve discesa, in poco tempo sono alla periferia della città dove un altro Michele, più anziano e con bici turistica, mi accompagna fino in centro.




Faccio sosta alla Villa Comunale, telefono a casa per gli auguri, oggi è la Festa della Mamma e la fantastica Lella se li merita ampiamente. 


Seconda chiamata a mio cugino Alberto che lavora qui all’aeroporto, è a casa e mi vuole ospitare, non mi resta che pedalare fino ad Amendola, sede di una parte del mio addestramento di allievo pilota nel lontano 1982.
Nell’ultimo tratto mi si sgonfia parzialmente la ruota anteriore, ma non sembra forata, proseguo fino a casa di Alberto, non ci vediamo da un bel po’, abbraccio e, dopo una doccia, spaghetti.



Si parla a ruota libera e a un certo punto mi ricordo anche della Teresa e della ruota davanti, decido che le due gomme di Michele nello zaino mi straziano le spalle così le estraggo, ne installo una davanti sostituendo quella pieghevole appena comprata che fisso agli elastici della borsa sottosella, una resta nello zaino semi vuoto.
Riprendo la vita sociale col cugino a suon di spriz e quando la sua ragazza ci raggiunge per andare a cena abbiamo abbondantemente esaurito il capitolo aperitivo.
Ceniamo a Manfredonia in un locale molto particolare che prepara panini farciti con pietanze di pesce, si sta bene all’aperto e c’è un sacco di movimento, la temperatura è gradevole sotto la brezza del mare. Concludiamo la bella serata facendo due passi in centro, sono stato veramente bene, sono simpatici e parlano volentieri.

Oggi 101 km pedalando 4h 40' dislivello +1144m

Totale 1414 km in 77h 44’ dislivello +14919m

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