Giro d'Italia
giorno 3 BERCETO-LUCCA
Notte lunga e molto fredda, al mattino ho ancora i piedi gelati, rimpiango di non aver portato le calze di lana della nonna. Colazione gigante e preparo i bagagli in tenda, complicatissimo ma voglio ritardare lo shock termico.
Quando esco dal mio sarcofago ho una piacevole
sorpresa, il cielo è azzurro e la tenda asciutta, si parte sotto buoni auspici,
sono le 7 e venti e sono in sella, una quindicina di km mi separano dal passo.
Quasi in cima incontro una signora neozelandese, Sharon, quattro chiacchiere e
vado a sostare alla chiesetta, lascio la bici in strada e mi arrampico sulla
scalinata per visitare la chiesa di pietra e mentre scendo arriva la mia amica
australe.
Pile e giacca per affrontare la discesa sono
necessari se non voglio ghiacciare.
Mi fermo a Pontremoli solo il tempo di
timbrare la credenziale di viaggio del pellegrino, ieri mi sono scordato, e
proseguo verso Aulla, ormai senza l’aiuto della discesa. Un po’ di spesa per i
pasti di oggi e colazione davanti al municipio di Aulla.
Santo Stefano di Magra, Sarzana, Carrara, Massa
scorrono fino ad arrivare al lungomare, sempre un po’ movimentato, che seguo
sino a Forte dei Marmi.
Sosta pranzo in un parco, la temperatura della costa
è gradevole e il profumo dei fiori soddisfa i sensi.
Si prosegue attraversando un grande parco lungo i
viali sterrati, un po’ di statale e di ciclabile portano allo scollinamento che
scende a Lucca lungo l’ultimo tratto della ciclovia Puccini.
Ho prenotato un posto in un’accoglienza in centro,
con il navigatore la trovo in un attimo, è un appartamento all’ultimo piano di
un vecchio palazzo, proprio quel che ci vuole dopo una giornata di bici, ma il
pellegrino non si lamenta. In casa trovo già un’ospite, Teresa (che
combinazione, come la mia bici), una ragazza tedesca più grande di me che si
prepara ad uscire.
Doccia, mangio qualcosa ed esco anch’io alla scoperta
della città. Un gruppo di violoncellisti di tutte le età improvvisa uno
spettacolo in piazza monopolizzando l’attenzione dei passanti, suonano brani
dal classico al rock, molto suggestivo.
Mentre sono a zonzo mi torna in mente
che ho la catena della bici da cambiare, misurata col regolo quella installata
è ormai allungata oltre tolleranza.
Faccio il lavoro nell’atrio del palazzo,
con una luce fioca cimiteriale che mi tocca riaccendere ogni due minuti a causa
del temporizzatore. Finalmente ho concluso, salgo per preparare la cena e
mentre metto in pentola pasta e fagioli arriva Teresa (non la bici, la
Tedesca), ceniamo insieme parlando, fa l’assistente sociale, è simpatica e
socievole. Finita la cena telefonate e a nanna.
Oggi
144 km pedalando 6h 18'
Totale
430 km in 21h 01’
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