giovedì 10 marzo 2016

Ecco dov'era!

RIAPPARE UN CARO RICORDO

Ieri scartabellando alla ricerca di un documento mi è capitata tra le mani una lettera scrittami vent'anni fa.


Mi è rimasta molto cara perché riguarda una missione di soccorso dell'inverno 1994 e più precisamente si trattava della ricerca di un velivolo da turismo francese, disperso sulle colline del Monferrato.
Il primo giorno di ricerca era stato infruttuoso a causa delle nubi basse incollate ai crinali e a tappare le vallette, nonostante avessimo cercato a lungo non siamo riusciti ad individuare l'obbiettivo. Il secondo giorno siamo riusciti ad individuare il relitto ed a soccorrere i due superstiti, sempre con difficoltà a causa delle nubi ancora basse e disseminate ovunque.
Uno era gravemente ferito, mentre l'altro, pur semiassiderato per la notte trascorsa all'addiaccio, non aveva lesioni gravi. Si era nei prodigato nel migliore dei modi per portare aiuto all'amico ferito, prestandogli le  prime cure e cercando di isolarlo con le imbottiture interne della cabina del velivolo.
Trasportati all'ospedale il ferito spirava, mentre l'altro si rimetteva e tornava a casa, avevo saputo successivamente che si trattava di un collega, pilota di Air France.
Passa del tempo e mi vedo recapitare una lettera proveniente dalla Francia.


Mai mi sarei aspettato una lettera di ringraziamento, quest'uomo a Parigi si è affannato a ricercare l'equipaggio italiano che l'ha soccorso ed ha inviato ad ognuno dei componenti una lettera ringraziando e scusandosi di non poter scrivere in italiano.
Oggettivamente non dovrebbe stupire, non è gran cosa, calcolando che ti hanno salvato la vita, ma rimane il fatto che in 27 anni di lavoro come pilota del soccorso aereo e, ipotizzo, decine di vite salvate, questa è rimasta l'unica testimonianza di persona che ha dedicato del tempo ad un ringraziamento.
Quest'uomo ci insegna molto!

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