mercoledì 4 luglio 2018

ISLANDA GIORNO 08 - 19 maggio '18

ISLANDA GIORNO 08 - 19 maggio '18



Il sito meteo islandese, come sempre fin ora, è piuttosto attendibile nelle previsioni ed il meteo è triste, vento forte e pioggia che fanno battere il telo della tenda come una vela.
Dunque almeno per questa mattina sarà sosta, si parte subito con il bucato che strizzato a morte va a coprire tutti i termosifoni della sala comune e del bagno, colazione pianificando con calma il futuro che già si intravede diverso da come lo avevo previsto, i monti circostanti sono ancora una volta velati di neve che scende piuttosto in basso.


Prima che il resto dei campeggiatori compaia tutti i miei vestiti sono asciutti e piegati, il tempo pare essersi un pochino rimesso al meglio, sono quasi deciso a ripartire quando alle nove ricomincia a piovere a catinelle, il vento non si è arrestato un attimo.
Sono contento di non essere partito, non sarebbe stato piacevole infradiciarsi già a mezzo km dal campeggio.
Guardo sconsolato dai vetri la pioggia che arriva a 45 gradi e martella le finestre, poi arrivano gli altri e almeno mi distraggo, sono tutti americani, la coppia di ieri sera che mi pare di capire siano fratelli e un'altra coppia in viaggio di nozze. 
Di altri due ragazzi non so nulla, non hanno detto una parola finché non se ne sono andati, mentre due ragazze americane, ultime rimaste, sono più socievoli, si parla un pò e mi dicono di essere sposate, sembrano giovanissime ma arrivano alla trentina.
Gli ultimi ospiti sono una famiglia tedesca che ha noleggiato un pick-up 4x4 con modulo camper per andare all'interno sulle sterrate, ma, se io sono dubbioso di riuscire a farlo loro ne sono certi.
Sono ormai padrone del locale, senza nulla da leggere per problemi di spazio, guardo e riguardo la carta ciclistica islandese e consulto il sito meteo, il sito condizioni strade, sorgenti calde, dove vedere i puffin e intanto il tempo non migliora.
Parlo un po' col ragazzo che viene per le pulizie il quale mi dice che nessuno passa a raccogliere i soldi, se resto devo andare di nuovo all'hotel a pagare, bella prospettiva sotto quest'acqua con il vento che ogni tanto cambia direzione per testare la mia tenda sui 360 gradi.
Passo alla lettura di viaggi in bici on-line, Amaya Williams, Joe Cruz e altri che che hanno deciso di vivere viaggiando per il mondo.
Almeno la bici sta tranquilla, ho chiesto il permesso di metterela in corridoio all'arrivo e se ne sta al caldo e all'asciutto.
Verso le 4 del pomeriggio sembra "quasi" voler smettere di piovere, mi infilo giacca e pantaloni impermeabili e vado all'hotel per pagare il secondo giorno di campeggio, piove poco ma il vento non cala, alla reception ho davanti un ragazzo francese che sta facendo il check-in, quando tocca a me pago poi vado al super a concedermi un lussuoso croissant al cioccolato e approfitto per qualche foto al paese.



Al ritorno trovo il francese, Alexis, nella sala da pranzo, è un ragazzo simpatico che parla volentieri, gli piace la musica, suona la chitarra e passa  parecchio tempo al computer a comporre e modificare brani. Come il Luca è stato un anno in Australia ma sempre sulla east coast.
Finalmente compare un po' d'azzurro in cielo, qui vicino a 3 o4 km c'è una sorgente calda e gli propongo di andarci, lui ha un'auto a noleggio e ci impieghiamo 10 minuti, non è difficile convincerlo. Con l'aiuto del gps troviamo la stradina laterale e individuiamo il posto grazie al parcheggio, la vasca è nascosta da una collinetta, è d'acciaio con il pagliolo di legno su tre lati, in ammollo c'è già una coppia di ragazzi spagnoli e poi arrivano degli indigeni.



Nell'acqua si sta benissimo, sono al primo bagno termale e me lo godo appieno. Il tempo sta cambiando di nuovo, sulla costa ci sono nubi nere che scaricano vistosamente il loro carico d'acqua e sembrano correre nella nostra direzione, sopra di noi appare un grande arcobaleno.


Alle nostre spalle ci sono montagne imbiancate, una sembra una miniatura del Cervino.



Soddisfatti ci asciughiamo in fretta congelati dal vento e torniamo in campeggio, Alex a pasticciare col computer, io a fare un po' di manutenzione alla Teresa.
Per cena pasta e fagioli al chili avanzati ieri, lunga seduta FaceTime con la famiglia e aspetto un'ora decente per andare a dormire. Lascio Alex con la sua musica e mi arrendo al sonno.

Oggi niente bici



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