martedì 19 maggio 2015

giorno 37 SANTIAGO - A PEÑA

Nonostante ieri sia andato a letto a mezzanotte, questa mattina alle 5 e mezza ero già sveglio. Ho approfittato per recuperare le cose non finite. Mancavano le foto nel blog e un giorno e mezzo sul diario. Ho preparato il carrito mentre ancora nessuno vagava, perché l'ambiente indiano e psichedelico dell'Acuario è un po' stretto, sembra un grande corridoio tutto colorato e decorato con divinità indu. La prima parte reception, area bici, zona living e poi una serie di camere da quattro e più chiuse con tende. Mentre faccio colazione passano un po' di pellegrini attempati, una coppia francese mi dice che sono qui per la terza volta, perché è pulito anche se distante dal centro. Saluto Tristan, gli altri dormono, e parto con le barre appena riparate e l'ansia che si rompano.
Arrivo in zona cattedrale e cerco una mappa per Finisterra, dall'assistenza al pellegrino mi rimbalzano all'ufficio del turismo e poi all'ufficio di Galizia e finalmente ho quello che mi serve.     Dopo un'ora persa alle nove e mezza lascio la città, ci sono subito tratti di discesa e salita notevoli, poi diventano più ragionevoli.







Qualche tratto di strada mi impensierisce per i sassi o il lastricato, un ponticello mi fa sudare con le acrobazie, ma quando ci sono le salite e la strada è liscia non mi ferma nessuno. Ho deciso di usare i due tubi in più che ho conservato per irrigidire la struttura con una triangolazione. Vedo un concessionario Opel e mi lancio verso l'officina, spiego cosa mi servirebbe e si fanno in 4 per aiutarmi, dandomi trapano e i ferri che mi servono. In un'ora sistemo tutto, ringrazio e me ne vado, adesso è più rigido dell'avantreno di una Ferrari.


Non è confortevole ma con l'alluminio da briko di cui dispongo non posso fare altrimenti. Credo sia indistruttibile.


Mi fermo a mangiare, me lo sono meritato e riparto in fretta. Trovo una salita esagerata e lunga tra eucalipti che si perdono nel cielo, in Galizia ci sono delle foreste molto belle con sentieri e piste piuttosto in ordine. Dimenticavo che, prima di ristrutturare il Carrete, ho attraversato Pontemaceira, un paese molto caratteristico, col ponte, la cateratta e le costruzioni di pietra.








La discesa mi porta a Negreira dove finisco la spesa per cena. L'uscita del paese è bella con un arco nel muro merlato.






Proseguo ancora un po di km e trovato un posto con l'erba bellissima mi fermo anche se sono in pochino in vista della strada.







Mentre sto studiando cosa mangiare a cena passano René e Rachel, quattro battute e vanno a cercare l'albergue.
Decido per i fusilli al pesto che vengono un po troppo cotti, ho messo tropa acqua e per asciugarla...
Fine della giornata, oggi sono partito tardi, ho perso tempo a Santiago e a fare il telaista. 31 km è la percorrenza.






5 commenti:

  1. Ciao Paolo, adesso che sei a Santiago
    qual è la prossima tappa?
    Ciao

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  2. Pensavo a fuochi d artificio una volta arrivato a Santiago. Ora non ci resta che attendere il rientro

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  3. Pensavo a fuochi d artificio una volta arrivato a Santiago. Ora non ci resta che attendere il rientro

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  4. Pensavo a fuochi d artificio una volta arrivato a Santiago. Ora non ci resta che attendere il rientro

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  5. Grande Paolo,ti aspettiamo a casa

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