Mentre ci salutiamo passano René e Rachel che ritrovo a fare colazione al bar. Ci avviamo insieme per l'ultimo tratto, loro hanno camminato questa notte e anche quella prima perché avevano caldo di giorno.
Mi fermo a fare la colazione e a riempire di timbri la credenziale. Con calma arriviamo al Monte di Gozo e a Santiago.
Gli altri vogliono andare all'albergue Acuario per me è uguale, ci vado anch'io. Purtroppo c'è una scala che fa cedere di schianto le barre del carrete, resto come uno scemo col sistema di trazione in mano mentre il Carrete è un "Rolling Stone" che scende la scala da solo. Per fortuna non ho schiacciato nessuno! Anche oggi ho trovato qualcosa da fare. Ci registriamo e docciamo, le scarpe dei camminatori inglese e belgi sono pestilenziali, le fiondo negli scaffali comuni fuori dalla stanza.
Il gestore dell'albergue mi dice che a mezzogiorno arriva la moglie che ha un trapano in auto così aspetto per fare il lavoro. Pranzo veloce e riparazione, quindi vado a visitare il centro e i monumenti.
Giro alla cattedrale e al centro del pellegrino dove danno la Compostela e poi a zonzo.
Piano piano incontro tutti i conoscenti e in mezz'ora siamo una quindicina. Ci dividiamo in due per andare a cena perché siamo in troppi.
Sono rimasto con i miei compagni di albergue più Nico, Zoe e una sua amica californiana Ania.
Dopo una bisteccona e molte chiacchiere ci avviamo alla tana del pellegrino: l'Acuario. Oggi 10 km di cammino e quasi altrettanti extra.
Bella città, belli i tuoi incontri internazionali, goditi questi momenti...e noi ci godiamo il racconto e le foto.
RispondiEliminaGrazie pellegrino! ;-)
Bravo Paolo. Félicitations, champion, un grand.
RispondiEliminaMerci pour les News.
JF