Tanti piccoli paesi di quattro case o fattorie. Molti horreos, penso siano essicatoi per cereali difesi dai roditori. In un albergue reincontro Joshua che fa giocare Nero prima della partenza, chiacchiere mattutine e via. La strada è tutta un su e giù tra pascoli boschi e coltivazioni, spesso il cammino è pavimentato con pietre che sono comode per i pedoni ma per El Carrete è una tortura.
Dopo un po' Josh mi sorpassa a razzo in una discesa e rischia per salutarmi, mentre Nero, incollato alla tavoletta, ha le orecchie che svolazzano.
Foto al km 59 da Santiago, il 59 ha dato i natali a esseri tenaci e inossidabili!!!
Ormai sono più di venti km e alla una mi fermo a mangiare l'empanada comprata al forno, è deliziosa, con carne e verdure. Un po' di formaggio, un'arancia e sono a posto, il cioccolato non lo cito, tanto è obbligatorio.
Nel tratto successivo lotto per fare una foto con l'auto scatto, ma arriva una signora che gentilmente scatta.
Finiamo per fare un pezzo insieme, è Anita di Boston e quando ci facciamo un selfie per il blog si toglie il cappello, le dico:"guarda che non vai su Vanity Fair" sorride e mi spiega che fa la fotografa e secondo lei se non si vedono gli occhi non si cattura l'anima delle persone.
È simpatica e ha i modi di una ex top model. Ci fermano dei reporter fuori da Melide per un intervista e mi tocca raccontare la storia del mio cammino probabilmente sarò sul sito locale: Turismo Melide.
Saluto Anita e accelero verso il paese e faccio qualche minuto con una ragazza di Colonia, ci separiamo per cercare l'albergue. Vado a quello del pellegrino di Melide, proletario ma in linea con la mia filosofia minimal. Doccia con mille insaponate, bucato e incontro parte del gruppo italiano cui avevo dato ago e filo per la cura delle vesciche.
Selfie con fotografa top model, sei il 🔝!
RispondiEliminaGrandissimo, continua così!💪🏾
Vai sei forte non mollare!!!🏃🏾📷
Davide & Ale👬