NOVARA to SANTIAGO
Dopo il post di apertura
non ho più scritto nulla di quello che era il motivo di apertura del blog, la corsa più
impegnativa che io abbia mai osato immaginare.
Un’ultramaratona a tappe che, come dice il titolo, dovrebbe
portarmi da Novara (casa) a Santiago de Compostela e poi a Muxia, sulle rive
dell’Oceano Atlantico, in 28 tappe da 70 km ciascuna.
Per la prima volta nella storia delle mie “invenzioni” non mi
sento sicuro di portare a termine l’impresa, per lo meno nei termini che mi sono
proposto. Mi sto allenando a correre
senza pietà nel primo ciclo di training che cura la resistenza aerobica, mancano due settimane a terminarlo.
Ma ciò che mi preoccupa è il rischio di tendiniti ed infiammazioni
che possano bloccarmi.
Oggi ho corso un lungo lento da 35 km che mi ha dato soddisfazione
perché ho avanzato energia per un allungo sugli ultimi 2 km, purtroppo sono
stato tormentato per tre ore da un dolore sul fianco all’altezza della costa
più bassa.
Considero questa uscita, che generalmente è l’uscita più lunga in
un ciclo d’allenamento per la maratona, l’ultimo lungo, perché dalla prossima
settimana saranno lunghissimi, continuando ad incrementare la distanza ogni
settimana.
Durante il pellegrinaggio verso Santiago mi porterò materiale, abbigliamento,
cibo, beveraggi e quant’altro in un carrello che sto mettendo insieme con della
lamiera di avional, fedele ai trascorsi aeronautici, e le ruote di una bici da
bimbo, che trainerò sopra le Alpi, i Pirenei e fino all’oceano.
Tutto questo lavoro di preparazione meritava un logo e, dopo
averci pensato, raccolto immagini, costruito con Photoshop e modificato decine
di volte è comparsa la versione definitiva (spero) della bandiera/adesivo della
corsa, un disegno che cerca di raccogliere un po’ tutti gli elementi del viaggio
e restituirli in un colpo d’occhio.
Conto di partire verso metà di aprile prossimo e quindi già dal
prossimo mese inizierò le corse col rimorchio. Già immagino gli occhi
strabuzzati dei passanti e le occhiate sbalordite e assolutamente indiscrete di
chi mi vede passare, (pur allenandomi esclusivamente in campagna devo uscire di
casa!) come del resto accadeva quando mi allenavo con lo zaino per la corsa in
Tunisia.
La cosa interessante è che fin ora (dal 30/11/14 ultimo giorno di
Aeronautica prima della pensione) sono riuscito a correre in un mese e mezzo
quasi 700 km quasi tutti senza bagnarmi, speriamo che continui così, e con una
temperatura più che accettabile per la stagione.
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