domenica 11 gennaio 2015

NOVARA to SANTIAGO

NOVARA   to  SANTIAGO


Dopo  il post di apertura non ho più scritto nulla di quello che era il motivo di apertura del blog, la corsa più impegnativa che io abbia mai osato immaginare.
Un’ultramaratona a tappe che, come dice il titolo, dovrebbe portarmi da Novara (casa) a Santiago de Compostela e poi a Muxia, sulle rive dell’Oceano Atlantico, in 28 tappe da 70 km ciascuna.
Per la prima volta nella storia delle mie “invenzioni” non mi sento sicuro di portare a termine l’impresa, per lo meno nei termini che mi sono proposto.   Mi sto allenando a correre senza pietà nel primo ciclo di training che cura la resistenza aerobica,  mancano due settimane a terminarlo.
Ma ciò che mi preoccupa è il rischio di tendiniti ed infiammazioni che possano bloccarmi.
Oggi ho corso un lungo lento da 35 km che mi ha dato soddisfazione perché ho avanzato energia per un allungo sugli ultimi 2 km, purtroppo sono stato tormentato per tre ore da un dolore sul fianco all’altezza della costa più bassa.



Considero questa uscita, che generalmente è l’uscita più lunga in un ciclo d’allenamento per la maratona, l’ultimo lungo, perché dalla prossima settimana saranno lunghissimi, continuando ad incrementare la distanza ogni settimana.
Durante il pellegrinaggio verso Santiago mi porterò materiale, abbigliamento, cibo, beveraggi e quant’altro in un carrello che sto mettendo insieme con della lamiera di avional, fedele ai trascorsi aeronautici, e le ruote di una bici da bimbo, che trainerò sopra le Alpi, i Pirenei e fino all’oceano.


Tutto questo lavoro di preparazione meritava un logo e, dopo averci pensato, raccolto immagini, costruito con Photoshop e modificato decine di volte è comparsa la versione definitiva (spero) della bandiera/adesivo della corsa, un disegno che cerca di raccogliere un po’ tutti gli elementi del viaggio e restituirli in un colpo d’occhio.


Conto di partire verso metà di aprile prossimo e quindi già dal prossimo mese inizierò le corse col rimorchio. Già immagino gli occhi strabuzzati dei passanti e le occhiate sbalordite e assolutamente indiscrete di chi mi vede passare, (pur allenandomi esclusivamente in campagna devo uscire di casa!) come del resto accadeva quando mi allenavo con lo zaino per la corsa in Tunisia.

La cosa interessante è che fin ora (dal 30/11/14 ultimo giorno di Aeronautica prima della pensione) sono riuscito a correre in un mese e mezzo quasi 700 km quasi tutti senza bagnarmi, speriamo che continui così, e con una temperatura più che accettabile per la stagione.


Nessun commento:

Posta un commento