venerdì 24 luglio 2015

FUGA DAL CALORE 2

VAL SESIA - CARCOFORO

Lunedì nuova escursione mattutina, oggi si va al colle delTermo (http://www.caivarallo.it/valsesia/sentieri-valsesia/sentieri-valsesia-dettaglio.php?sentiero=123)
ancora una volta alle otto mi avvio col solito zainetto.
si rimane a sinistra della salita per il rif Massero, alpe Trasinera, alpe Termo e salendo in una stretta valletta si arriva sotto il pendio che porta al colle. Il paesaggio è maestoso, dà sul Monte Rosa, peccato che il telefono ha fatto i capricci e non mi ha salvato le foto.
Ho fatto troppo in fretta così proseguo ancora verso la cima del Tiglio che domina in alto a destra sulla cresta.
Il sentiero è poco agevole, distrutto da un'enorme gregge di pecore, nell'ultimo tratto.
Rientro di corsa con mela in premio.
Giornata di relax e di riposo, da vero pensionato.

Martedì ultimo giorno ed ultima escursione, parto per raggiungere il colle d'Egua, passo il rifugio Boffalora e all'alpe Egua trovo un bivio per il passo del Laghetto, dove non sono mai stato. Decido al volo di andarci.







La salita è piuttosto accidentata, tra sassoni, lastre e morena fino all'ultimo pendio molto ripido, ci sono una miriade di segnavia che guidano da un sasso all'altro su un sentiero invisibile.
Piccolo riposo in cima, dove la vista sulla valle Anzasca è meravigliosa, e giù, ma subito non è possibile correre, troppo ripido e pericoloso. Nuovamente caccia al tesoro dei segnavia e discesa da un sentiero diverso, alpe Ruse, alpe Giletto, alpe Pianello, questo è difficile da seguire, praticamente cancellato a tratti. Oggi ho vagabondato per quattro ore, ho allungato un po'.
Arrivo poco prima dell'ora di pranzo. Come al solito la Vale è latitante e la Lella dolorante per l'ernia discale che aspetta di essere operata a breve.
Ancora una notte al fresco e domattina si riparte verso le risaie, nel nostro bagno turco che funziona male, non c'è il vapore, ma abbiamo caldo e umido.

giovedì 23 luglio 2015

FUGA DAL CALORE

VAL SESIA - CARCOFORO

La temperatura in pianura è insopportabile e l'umidità alle stelle, ci organizziamo una fuga in camper al fresco di quattro giorni.


L'area di Carcoforo, a 1300m di quota, garantisce il benessere per il fisico e per lo spirito, adagiata sulla sponda del torrente e disseminata di larici. Temperatura gradevole, mormorio dell'acqua, sole non fastidioso e barbecue pronto all'uso.


Venerdì 17 sera arriviamo sotto una pioggia non troppo convinta che smette poco dopo, l'area è piuttosto affollata, come prevedibile, ma un bel posto ce lo ritagliamo comunque.

Sabato lascio Lella e Vale spalmate nel letto e mi avvio verso il colle della Bottiggia (http://www.caivarallo.it/valsesia/sentieri-valsesia/sentieri-valsesia-dettaglio.php?sentiero=312), per la mia solita uscita di qualche ora con ritorno prima di pranzo. Ho dormito un po' troppo, alle otto il sole è già ponto ad arrostirti sul primo strappo ripido verso il rifugio Massero.
Viaggio leggero, camel back con un po' d'acqua, una giacca e una mela sarà il mio equipaggiamento standard, e piuttosto veloce.

Dopo il grande gradino che conduce al rifugio il terreno è costituito da enormi lastre di roccia lisciate dallo scorrimento dei ghiacciai e coperto do di prati rigati qua e là da ruscelli cristallini.

Si sale fino ad una morena che forma un invaso, ma quest'anno non c'è il laghetto, in compenso nel canaloni che sale al passo non è ancora completamente sciolto il nevaio.
Qui ho incrociato un branco di una decina di camosci, fa molto caldo per loro e rimangono sempre sulle cime.

Lo strappo del canalino è molto ripido e il piccolo piano del passo è un sollievo.




Due ore sono passate, mi guardo attorno e dopo le foto scendo di corsa, ho incrociato solo due persone che come me correvano.
Al rifugio Massero sfodero la mela che sgranocchio scendendo, un morso ogni tanto.
Pochi incontri e alle 11 sono al camper pronto per la doccia.
Giornata tranquilla di passeggiata e lettura, con immancabile temporale pomeridiano, ecco perché la valle è così verde!


La Vale è sempre in giro con gli amici, da una vita di casa, scuola, conservatorio, libri ed arpa a una selvaggia di natura full immersion.

Domenica non ho il tempo di fare la mia escursione (fortunatamente, ho le gambe dure e doloranti) perché questa mattina arrivano i parenti per una grigliata.
Oggi c'è più gente del previsto e per un attimo temiamo di non riuscire a utilizzare un barbecue di pietra dell'area. La pazienza ci aiuta e quando gli altri hanno finito ereditiamo un fuoco con brace già pronta, piccola aggiunta di carbonella e facciamo la festa a salsicce, costine, salamelle e würstel.
Una bella bottiglia di nebbiolo completa l'opera.
Pranzare sotto la veranda all'aria fresca di montagna è una vera libidine.
Consueto temporale pomeridiano e la giornata si conclude.
...i giorni seguenti nella prossima puntata.