domenica 26 agosto 2018

ISLANDA GIORNO 16 - 27 maggio '18

ISLANDA GIORNO 16 - 27 maggio '18


Anche questa mattina è prevista pioggia, ma aspetto un po' troppo a smontare la tenda e così ripiego sotto le prime gocce.
Nella fretta il pacchetto è troppo grosso e non entra nel sacco, all'appello mancano occhiali e sopra guanti...tutto si spiega, ripesco i pezzi mancanti e le dimensioni si normalizzano. 
Oggi è domenica, devo aspettare mezzogiorno per l'apertura del supermercato, con calma compaiono anche Mila e Benjamin a fare colazione, per loro oggi sarà giornata di riposo, mi raccontano che sono stati in giro fino alla una e mezza di notte a visitare Griotagja e i vari siti nei dintorni.




Parlando e scambiandosi informazioni si arriva all'ora di partire, li saluto e vado verso Rejkyahlid per fare rifornimento di viveri, il piccolo supermercato ha prezzi piuttosto cari, quindi compro il minimo indispensabile, farò scorta ad Akureyri.
Ritorno verso il campeggio per costeggiare la sponda sud del lago, decisamente più panoramica, e incrocio Mila in bici che va ad esplorare i dintorni.





La strada offre bei panorami del lago e del vulcano e si arriva a Dimmuborgir, un parco di formazioni laviche dalle sagome bizzarre e a volte forate da archi, sentieri e vegetazione si insinuano tra le rocce, sembra un mondo fatato di draghi e troll.






Oltre una miriade di lagune pittoresche, con affioramenti di rocce nere, offrono rifugio a una quantità di uccelli acquatici.









Risalendo la costa verso Nord ci si trova di fronte ad un'area di piccoli crateri dalle pareti di sabbia nera addossati gli uni agli altri a formare colline, i pendii sono maculati da zone verdi e zone di erba gialla e dorata dove regnano le pecore.







Lasciato il lago Myvatn salgo un pendio che domina la valle pittoresca di un ruscello, il tutto incorniciato da monti scuri innevati sulle cime.










Si costeggia un laghetto e la strada precipita nella valle dove mi aspetta un bar, non ho percorso molta strada, ma qui ci sono così poche occasioni di sedersi a bere un caffè che non si possono sprecare.
E' una giornata senza vento e il tempo è stato bello nel pomeriggio, il percorso successivo si snoda in salita su enormi tornanti, arrivando sulla sommità del colle il cielo si è coperto e ricomincia a piovere.
Sotto la pioggia scendo verso la famosa cascata Godafoss, all'altezza di un hotel una sterrata si stacca dalla strada asfaltata e diventa una via pedonale che porta alla cascata, un terrazzo permette di ammirarla in tutto il suo rombante e fumante spettacolo, probabilmente da qui il nome di cascata degli dei. 








Un gentile signore polacco che lavora in Italia e parla la mia lingua si offre di farmi qualche foto. Finalmente ha smesso di piovere, ma niente sole.
Torno alla strada che attraversa il corso d'acqua, permettendo di osservare la cascata anche dall'altro lato.





Riparto in direzione Akureyri e dopo pochi km una strada sterrata parallela al nastro d'asfalto si solleva di quota offrendomi uno spazio di campeggio che, anche se non troppo nascosto è difficile da raggiungere e mi offre il panorama sulla valle e sul lago.


Subito dopo il campo si cucina, pasta e fagioli e un panino al bacon mi fanno felice a fine giornata.

Oggi 56 km



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