giovedì 7 dicembre 2017

Marocco e Sahara Occidentale 07 Chefchaouen - TANGERI cap Spartel

Venerdì 27 ottobre 2017                                         giorno 07 
CHEFCHAOUEN -  TANGERI Cap Spartel

La notte è stata decisamente migliore, sveglia al rombo dei motori polacchi che sgomberano il campeggio al buio. 
Io me la sono presa più comoda ma non troppo, ho impacchettato e ritirato le mie cose, pagato il campeggio e sono partito nell’aria frizzante del mattino.
Seguo le indicazioni del GPS lungo stradine secondarie fino a raggiungere la strada principale. Quella che era una statale si sta trasformando in autostrada a due corsie, fortunatamente solo il primo tratto. Più avanti torna essere la vecchia strada di montagna che fa divertire motociclisti anche se nella parte alta si finisce nelle nubi.





Arrivato a Tetouan mi fermo in tangenziale allo stesso distributore dell’andata a fare rifornimento. Faccio pausa colazione al bar, moderno e ben tenuto con Wi-Fi che funziona meraviglia. Il cielo è sempre sereno e la temperatura gradevole, da qui decido di fare la strada costiera che mi avevano suggerito lasciando il porto all’arrivo. 


Seguo la costa verso nord in direzione Ceuta. La strada è molto bella, tutta doppia corsia con Panorama verde di giardini, ville e aiuole di fronte al mare.
Lasciata Ceuta la strada comincia salire tra le montagne, il cielo si rannuvola un po’ comincia sentirsi il vento del mare. L’asfalto è piuttosto deformato dal grande passaggio dei camion verso il porto commerciale, tra 1000 curve e tornanti si ridiscende verso PortMed. C’è parecchio traffico di mezzi pesanti, si costeggia il porto per alcuni chilometri quindi arrivo all’hotel dove ho passato la prima notte. 
Entro per chiedere del mio libro, il receptionist, dopo un  paio di telefonate e 10 minuti buoni, oltre ad aver guardato il mio passaporto, finalmente lo estrae da sotto il bancone. Perfetto c’è anche segnalibro, adesso le sere trascorreranno più facilmente. Proseguo sulla costa ripassando ancora da Ksar Sghir. 



Si passa piuttosto in alto rispetto al mare ma sempre con un bel panorama, purtroppo il traffico non permette troppo di guardarsi attorno. Arrivo Tangeri dall’interno, lunghi viali con rotatorie portano al lungomare della città. 
Lunghissimo e tutto coperto di tavole di marmo, mostra una serie di torri di cristallo, sono gli ascensori che scendono al parcheggio sotterraneo. È tutto moderno e splendente, compresi i palazzi di cristallo e gli hotel che stanno di fronte, decisamente un bel colpo d’occhio sotto un cielo di turchese.
Seguendo le indicazioni del GPS mi sposto verso sud, una serie di nuovi sottopassaggi e la tangenziale interna rinnovata mostra la crescita continua del paese. 
In periferia decisamente riemerge il carattere arabo precedente.
Anche il vialone a doppia corsia che scorre sinuoso tra le colline verso la grotta di Ercole adesso è terminato, fiancheggiato da enormi marciapiedi e punteggiato dai lampioni bianchi. 
Tante nuove strutture commerciali ai lati fino ad arrivare al Palazzo Reale e quindi al campeggio di fronte alla grotta. 
Sono arrivato, questa volta niente freddo e niente pioggia. Riconosco parte del personale che lavora al campeggio e al bar accanto, il campeggio è stato fortemente ridimensionato, sono rimasti i bungalow ma il terreno è quasi completamente dedicato al parcheggio per le grotte. 
Mi spiegano che non rende, c’è poco turismo, di fatto c’è un piccolo camper Svizzero e la mia tendina. Sistemato tutto passo il pomeriggio in spiaggia a leggere, c’è un venticello gradevole e il sole non scalda troppo. 






Tornando passo accanto ai soliti cammelli a noleggio che attendono annoiati accanto alla strada.




Percorro il saliscendi profondissimo fino al ponte sul oued e risalgo di fronte alla grotta, entrando nel campeggio mi accorgo di un messaggio di Patou nel telefono, “siamo arrivati” dice.
Alzo la testa e li vedo, baci abbracci e dopo esserci scambiati le novità ci spostiamo tutti in uno dei bungalow riservato ai servizi del campeggio per fare la doccia. 
Torniamo alle macchine e scopro che la mia moto è già stata caricata, fantastico.
Prende il via il primo aperò del viaggio, Pastis sgranocchiando le noci portate da Bernie dalla Bretagna.
Quest’anno, poiché hanno ristrutturato l’area delle grotte, ceniamo in uno dei ristoranti che vi hanno aperto. Ci prendiamo 3 tajine differenti, una di pollo una di pesce e una di sardine, sono deliziose e di dimensioni enormi. Siamo attrippati, i due Bernard e Patou si mettono in auto a dormire, io vorrei leggere ma la mia tenda è troppo piccola, così resto un po’ al bar del campeggio bevendo un caffè. 

Oggi 186 km 
Totale 933 km



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