mercoledì 30 marzo 2016

Quasi ora

ANSIA DA PARTENZA

Pensavo di partire giovedì 31 ma le previsioni meteo mi hanno indotto a temporeggiare, 4 giorni di acqua a catinelle in val di Susa e 4 giorni di neve al Monginevro...questo dicevano gli stregoni 2 giorni fa. Adesso pare esserci una pausa domenica e pioggerelle sabato, quindi se non cambia ancora sabato sarà il giorno X.
Oggi ho strappato tutta la bici dalle borse e l'ho fatta tagliandare, cambio e gruppo di sterzo, poi l'ho ricaricata e sono andato a timbrare la Credenziale del Pellegrino.
Dopo pranzo una sessantina di km di scarico dopo gli oltre cento di ieri e adesso vediamo cosa fa il tempo, intanto mi resta solo da caricare i vestiti e la montagna di minutaglia da viaggio.


martedì 29 marzo 2016

Condivisione del brivido

PASSEGGIATA CON LA FAMIGLIA

Un po' di cammino distensivo, andiamo al lago in auto e ce la prendiamo comoda ammirando il panorama e scherzando sulla neve.


 Un po' di sana follia


 Sfida alla gravità


riposo


i ponticelli


 il lago ghiacciato


i palmipedi

lunedì 28 marzo 2016

Corsa al lago

PER CAMBIARE SI CORRE

Questa mattina si corre intorno al Toblachersee, il panorama è mozzafiato, ma il terreno non è da meno, complice il clima caldo il sentiero è diventato un nastro di ghiaccio, sembra una pista da bob. Restare in piedi è acrobazia pura, soprattutto nelle curve.



La salita dal paese è piuttosto facile nonostante sia in salita, il sentiero intorno al lago è infido.






Corre al bordo ghiacciato dell'acqua serpeggiando tra i larici, poi si infila in una boscaglia rada attraversata dal torrente e si trasforma in una serie di ponticelli di legno. I cigni, le papere e le gallinelle d'acqua mi guardano meravigliate mentre compio la versione umana della danza d'amore per restare in equilibrio correndo.








Dopo un paio di giri giù di nuovo verso il paese e l'arena del fondo.


Anche oggi ho portato a casa la pelle tutta intera.



sabato 26 marzo 2016

Non di solo sport si vive


DOPO SCI GUSTOSO
 La sciata a Monte Elmo ci ha aiutato a degustare le prelibatezze locali con sano appetito.


Frittella con panna e frutti di bosco più succo di mela.


Speck con cetrioli e rafano più birra bionda.



  • Ed ora buona notte.

Un pomeriggio a Cortina

La patria dell'esibizionismo
Non poteva mancare un giretto a Cortina per una sbirciata agli esibizionisti di montagna.


Dopo un tentativo di pioggia il sole riappare illuminando i monti prima di andarsene e lasciare posto alla luna mentre i cervi pascolano tra i pini.







giovedì 24 marzo 2016

Pausa neve

Settimana bianca in Val Pusteria

Interruzione dell'allenamento in bici per un po' di montagna. Passeggiate a Brunico e Dobbiaco in una valle magnifica con tanta neve è una temperatura gradevole.











venerdì 18 marzo 2016

Sfatato il giro in montagna

GIACCA WINDSTOPPER ilsimoningiro

Lo scorso anno mi è stata regalata una giacca windstopper personalizzata con il logo che mi ero disegnato per la corsa di 2000 km verso Santiago.


E' stato un regalo molto carino ed ho pensato di aggiungere anche il logo disegnato per il viaggio di quest'anno, così l'omino che corre trainando il carrello avrà compagnia, una bici carica come un albero di Natale.
Questa giacca al ritorno sarà un feticcio, simbolo di una seconda avventura realizzata (spero).


Ieri l'ho personalizzata e oggi l'ho collaudata in un giro diverso dal solito: prima tappa a Prato Sesia a ritirare le credenziali per il giro a Santiago da Bruno Bosia, il priore della confraternita di S. Giacomo, poi ho deciso di passare dalla val Sesia al lago D'Orta, pensavo di passare per la Cremosina, ma poi mi sono detto "Vado fino a Varallo Sesia a salutare l'Igor al bar Centrale".







Tappa caffè e chiacchiere e poi la Colma d'Arola fino a Pella, Borgomanero e casa.
Oggi 131 km con 1000m circa di dislivello positivo e bici  pesante ...ho portato a casa la pelle ancora una volta.


giovedì 17 marzo 2016

Cosa porto nel viaggio in bici?

MATERIALE PER UN LUNGO VIAGGIO

Preparare il bagaglio è sempre la cosa più complicata, perché tutto potrebbe servire, ma ogni cosa pesa e fa volume, cose in contrasto col viaggiare minimal.
Il segreto è riuscire a sfruttare ogni cosa per più di una necessità. se possibile, e soprattutto rinunciare!
Ciò che si utilizza raramente e non è fondamentale si scarta.
E' necessaria una piccola farmacia, fortunatamente non sempre occorre, ma qualcosa è meglio avere:


Tachipirina, aspirina C, antidolorifico e antinfiammatorio, antidiarroico, crema e cerotto, manca il disinfettante. Tutto infilato in busta stagna robusta riciclata.

Materiale da toilette che sarà altamente necessario per non diventare molesti anche a sé stessi dopo ore di sudate, polvere e smog. Anche questo ridotto al minimo, la barba me la tengo, mi lavo e stop:


Guanti saponata battericidi, dentifricio e spazzolino, sapone di marsiglia, telo in microfibra, foglietti di sapone da bucato e tagliaunghie. 

Il guardaroba è un argomento critico, dato che aprile spazia da temperature oltre i 20°C fino allo 0° e anche meno ai 1900m del Monginevro ed altre zone montane. Non posso avere indumenti ingombranti, ma non posso nemmeno surgelare, quindi una compilation dicasi che vanno a stratificarsi:


Combinazione Goretex, piumino leggero, windstopper, sottocombinazione termica, ciclisti lunghi e corti, micropile, maglie microfilma, calzini, slip, maglia termica, guanti leggeri e caldi, soprascarpe di neoprene.

Infine una serie di cose che vanno dalla tecnologia ai piccoli strumenti:


Un paio di lampade led e pile di scorta, coperta termica di sopravvivenza, mini doccia, ago e filo, posate, coltello svizzero, accendino, apparecchio foto, salviette umide, fazzoletti, burrocacao, telefono e powerbank.

Come trousse mancano solo gli attrezzi per la bici che andranno nel prossimo post, mentre cucina e campo sono già stati pubblicati

mercoledì 16 marzo 2016

Uscita extra long

OGGI USCITA RECORD

Sono ormai una serie le uscite con borse cariche e già parecchie quelle oltre i 100 km, ma oggi ho esagerato, tanto per testare la tenuta delle mie terga alla sollecitazione di numerose ore in sella.



Il percorso è il mio favorito sulla lunga distanza, seguo il naviglio che costeggia il Ticino fino a Sesto Calende, e poi salgo lungo il lago. Questa volta sono arrivato all'eremo di S. Caterina del Sasso e poi indietro, sosta pranzo a Sesto dopo 4 ore tonde di sella, una mezz'ora di respiro e poi giù di nuovo seguendo il canale fino a Robecco sul Naviglio. In quest'ultimo tratto ho incontrato una ciclista che è andata in bici da Cuggiono a Santiago de Compostela, ci siamo bevuti un caffè chiacchierando e sono tornato a casa. 




Bilancio 161 km con la bici da 28 kg e sette ore e qualche minuto di pedalata.
Sono soddisfatto, credo che riuscirò a fare il giro della Spagna.