mercoledì 13 gennaio 2016

Test di bikepacking al lago d'Orta

Prova di uscita lunga in configurazione bikepacking

Oggi per la prima volta ho provato le borse da turismo "leggero", non altrettanto si può dire dell'uscita che è stata piuttosto pesante per il mio stato di forma.
Da un po' pensavo al giro del lago d'Orta ed ecco l'occasione.
Perdo una mezz'ora per fissare borsa sottosella, borsa da manubrio, borsa da telaio ed altri piccoli ammennicoli, li riempio un po', senza esagerare, e parto in una mattina dal cielo azzurro e la temperatura non certo invernale.
Strada statale fino a Borgomanero e a Gozzano prendo il sentiero che fa il periplo del lago in continui saliscendi.


Un po' nel bosco, un po' allo scoperto, a tratti strada sterrata ed a tratti sentiero a arrivo a Pella.




Con l'isola di S. Giulio che mi osserva dal centro del lago arrivo in zona Ronco di sotto dove evidentemente perdo il tracciato e seguo un sentiero che finisce per trasformarsi in una piccola traccia su un pendio scosceso nel bosco. Non mi va di tornare e proseguo trascinando la bici su pendenze impossibili, attraversando zone di pietrosi e saltando un sacco di alberi abbattuti.
Dopo una fatica immensa incrocio una strada forestale e la seguo fino a Ronco di sopra dove riprendo il normale percorso e in discesa mi porta a Cesara, Nonio e Omegna.
Ora costeggio il lago sul versante orientale, Orta e di nuovo Gozzano. Non mi resta che ripercorrere il noioso tratto di pianura fino a casa.
Esperienza positiva, con le borse si viaggia senza problemi e per la prima volta ho percorso più di cento km.