sabato 28 novembre 2015

MAROCCO giorno 3 BARCELLONA – TANGER MED – CHEFCHAOUEN

24/10 GIORNO 3                           BARCELLONA – TANGER MED – CHEFCHAOUEN
Questa mattina sveglia prestissimo, è il prezzo che pago per la ritirata anticipata di ieri.
Ci vuole un’eternità per tirare un’ora decente, faccio tempo a fare colazione, stendere il quaderno di bordo, pianificare i primi giorni di viaggio e annoiarmi a lungo prima di vedere qualcuno attorno.
Un po’ di chiacchere e arriva l’ora di sgomberare le cabine, siamo arrivati in orario, peccato che il cielo è coperto. In lontananza, velata dalla bruma, la rocca di Gibilterra.











Qualche foto sul ponte con i motociclisti prima di separarci.
Lo sbarco e le formalità come al solito sono veloci per i motociclisti, cambio valuta e sim telefonica INWI, che offre chiamate internazionali al prezzo delle nazionali, è irrinunciabile, 10 € per tre ore di chiamate, messaggi e 2GB di traffico dati.



Alessandro e Sigg arrivano subito dopo di me e quando siamo tutti sistemati partiamo verso Tetouan, la strada è bella, tutta curve e si inerpica sulle valli del Rif, peccato che tutto il bagaglio sulla sella mi impedisca di stare comodo.










Sosta dopo Tetouan per mangiare, e inizia la meraviglia dell’economia di viaggiare in Marocco, spiedini, tajina di montone e the alla menta per 10€ in tre, benzina a meno di 1€ al litro, panorami stupendi si aprono muovendosi verso Chefchaouen dove arriviamo verso le 16.30.
Ale conosce un parcheggio a pagamento dove lasciamo le moto per arrampicarci nella medina carichi di bagagli alla ricerca di alloggio, in un bordello infernale da fiera del paese, con tanto di giostre e bancarelle ovunque e una calca di persone inverosimile. Abbiamo l’imbarazzo della scelta e ci fermiamo al riad Chams, come ogni abitazione locale dotato di terrazza panoramica sulla città. 











Doccia e via a visitare i dintorni, un nuovo assaggio del caos di umanità brulicante ci spinge nella parte alta del paese con vicoli caratteristici e case prevalentemente azzurre dai caratteristici portoni di legno borchiato. 






















Ci sono fontanelle coperte di maioliche colorate e il vicolo, che corre sul fianco della collina tra case abbarbicate su pendio, porta ad una sorgente che alimenta i lavatoi e ad un punto panoramico che consente di vedere tutta la cittadina dall’alto. 














La cittadina, per la media locale, è estremamente ben tenuta e tranquilla, si apprezza la prosperità che, mi dicono, pare sia garantita dai locali signori della droga.






Ceniamo su terrazzo minuscolo di un ristorantino e dopo un ultimo giro ci  ritiriamo nella bolgia di vestiti e bagagli della nostra camera.

Oggi 122km             tot. 267km

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