sabato 24 ottobre 2015

MAROCCO giorno 1 Novara - Genova

22/10/15 g1 Novara-Genova
Colazione abbondante, saluti a tutta la famiglia e partenza alle 8. La moto è carica da ieri sera, indossare stivali, tutti gli strati di vestiti e partire con le mani imbustate nelle moffole usa e getta richiede un po’ di tempo. All’inizio la tmperatura non è male, ma dopo una ventina di km il cielo azzurro scompare, insieme al panorama, sotto una coltre di nebbia.
Ultimo dettaglio percepito è uno stormo di ibis sacri che razzola nelle risaie poco distante da Mortara, lo prendo come un buon auspicio. Intanto, però, l’umidità mi complica la vita costringendomi a detergere gli occhiali dall’umidità ogni 2 minuti ed il freddo si fa intenso, le mani gelano nonostante i due guanti e la busta do nylon foderata di carta.
Finalmente sono a Tortona ed entro in autostrada, salendo sulle colline e poi nella valle na nevvia sparisce e la temperatura torna a un livello accettabile.
Le curve della Serravalle sono una scommessa con le ruote artigliate e il carico tutto in alto, sto imbalsamato negli strati di vestiti, costretto contro il manubrio dai bagagli con lo zaino che appoggia storto e mi tira da un lato...non vedo l’ora che finisca!
Sono a Genova e la prossima impresa è trovare il biglietto e pagare il pedaggio.
Alle 10 e 20 sono al porto tra una marea di furgoni carichi all’inverosimile, poche le auto e ancor meno le moto.
Salgo a vidimare il biglietto della nave e fare il controllo di polizia passando a fatica tra i mezzi impilati fitti fitti.
Prima cappella del viaggio, ho scordato gli occhiali da letttura sul bagaglio della moto, fortunatamente al ritorno sono ancora lì.
In attesa dell’imbarco chiacchero con un vicino di parcheggio colombiano.
Questa volta non riesco ad imbarcarmi tra i primi, ponte D, lascio la moto con due italiani e un tedesco, proviamo a farci dare una cabina insieme, ma tutto è già assegnato, per evitare complicazioni abbandoniamo l’idea. Prendo la chiave magnetica, doccia e pranzo al sacco sul ponte della piscina.









Passo un po’ di tempo chiaccherando con i due amici Cristian di Verona con ktm 950 e Nicola di Vicenza con bmw gs adv 1200, poi ci raggiunge Sigfrid di Monaco bmw r800gs, intanto la nave salpa quasi in orario.
Il lento fluire del tempo ti fa osservare e conoscere le persone intorno, padre e figlia di Pavia vanno a Siviglia via Tangeri Gibilterra per iniziare il cammino di Santiago Mozarabo e della Plata in bici.
Cena solitaria e ritrovo con i motociclisti, a cui si aggiunge anche Alessandro di Chiavari con bmw r100gs, riusciamo a fare le 23 e poi tuffo in cabina.

Oggi 145km             tot. 145km

martedì 20 ottobre 2015

DOPODOMANI

QUASI TUTTO A POSTO

La frenesia che precede sempre la partenza è arrivata, l'ansia che ti fa andare su e giù come un leone in gabbia, non importa quanti anni sono che viaggi e se hai fatto cose più impegnative...è la febbre da partenza.


Controlli e ricontrolli tutti gli elenchi di cose da fare, di cose da prendere, quelle da preparare, modificare, installare ma tanto, è sicuro, qualcosa manca sempre!
I vestiti, sempre meno; i ferri da manutenzione, stivati ovunque; la farmacia, sempre più risicata; i documenti, sempre quelli,; il gps, i punti , le tracce, le rotte, il solito casino; le cartine (non per  fumare anche se in Marocco l'hashish abbonda); roba calda per le montagne dove la mattina tenda e moto sono coperte di brina,  roba leggera per il caldo asfissiante delle dune a mezzogiorno.
Qualche battaglia si, ma la guerra non si vince mai, i momenti scomodi ci sono sempre, ma...
è per questo che ci andiamo, ci piace lottare!

Con Frank, il meccanico, endurista inossidabile, ma soprattutto amico, che ha fatto la parte del guru nella messa a punto della moto. L'ho fatto tornare giovane, come quando preparava le Yam per il Rally dei Faraoni. Bisogna dire che il tocco e l'occhio da specialista gli sono rimasti incollati, e poi ha sempre la piccola invenzione che risolve.


Un pacchetto di ferri nel paramotore, smontacopertoni e chiave sul forcellone, una camera d'aria nella carena, il pieno di benzina, qualche adesivo e adesso il mezzo è pronto...
...quasi pronto, manca ancora l'adesivo della factory, anzi, atelier:


Domattina adesivaggio e prove tecniche di carico.
Roarrrr


venerdì 16 ottobre 2015

MENO DI UNA SETTIMANA !!!!!!!!

LA PARTENZA E' PROSSIMA

Finiti i lavori alla moto, anche il ritocco alla vernice scrostata della carena è terminato, resta solo da preparare la trousse dei ferri che speriamo non serva.


Ho messo in fila tenda, materassino, sacco a pelo ed altri mille rotolini che saranno nella borsa sul parafango posteriore.


In casa ci sono magliette , calze e mutande stese e pronte per essere imbustate, gps e batterie, macchina fotografica e batterie, documenti, biglietti nave, guanti, protezioni, giacca, pantaloni, zaino, camel back, posate, e 1000 altre stronzate che sono, comunque, il minimo indispensabile selezionato e scremato dall'esperienza di tanti altri viaggi, ogni volta con qualche orpello in meno.



Dopo il collaudo sono sparite immediatamente la targa, le frecce e con grande senso di responsabilità ho lasciato gli specchi (tanto si ripiegano), ho caricato la carta del Marocco nel road book (che non mi serve a nulla ma fa coreografia e riempie il buco nel cupolino), ancora non ho installato il gps ma tanto il supporto è il solito quindi non ci saranno sorprese. Ho scaricato un po' di cartine al confine con l'Algeria, quelle del Sahara Occidentale c'erano dallo scorso anno, e caricato una parte dei way points di quest'anno.


Batteria nuova e regolatore di tensione anche dovrebbero farmi stare meglio, spero di avviare qualche volta in più col bottone, l'anno scorso è stata un'agonia, ho pedalato più di un ciclista!!
Al prossimo post ci sarà un po' di riassunto di quello che sarà il percorso 2015