Colazione abbondante, saluti a tutta la famiglia e
partenza alle 8. La moto è carica da ieri sera, indossare stivali, tutti gli
strati di vestiti e partire con le mani imbustate nelle moffole usa e getta
richiede un po’ di tempo. All’inizio la tmperatura non è male, ma dopo una
ventina di km il cielo azzurro scompare, insieme al panorama, sotto una coltre
di nebbia.
Ultimo dettaglio percepito è uno stormo di ibis sacri
che razzola nelle risaie poco distante da Mortara, lo prendo come un buon
auspicio. Intanto, però, l’umidità mi complica la vita costringendomi a
detergere gli occhiali dall’umidità ogni 2 minuti ed il freddo si fa intenso,
le mani gelano nonostante i due guanti e la busta do nylon foderata di carta.
Finalmente sono a Tortona ed entro in autostrada,
salendo sulle colline e poi nella valle na nevvia sparisce e la temperatura
torna a un livello accettabile.
Le curve della Serravalle sono una scommessa con le
ruote artigliate e il carico tutto in alto, sto imbalsamato negli strati di
vestiti, costretto contro il manubrio dai bagagli con lo zaino che appoggia
storto e mi tira da un lato...non vedo l’ora che finisca!
Sono a Genova e la prossima impresa è trovare il
biglietto e pagare il pedaggio.
Alle 10 e 20 sono al porto tra una marea di furgoni
carichi all’inverosimile, poche le auto e ancor meno le moto.
Salgo a vidimare il biglietto della nave e fare il
controllo di polizia passando a fatica tra i mezzi impilati fitti fitti.
Prima cappella del viaggio, ho scordato gli occhiali
da letttura sul bagaglio della moto, fortunatamente al ritorno sono ancora lì.
In attesa dell’imbarco chiacchero con un vicino di
parcheggio colombiano.
Questa volta non riesco ad imbarcarmi tra i primi,
ponte D, lascio la moto con due italiani e un tedesco, proviamo a farci dare
una cabina insieme, ma tutto è già assegnato, per evitare complicazioni
abbandoniamo l’idea. Prendo la chiave magnetica, doccia e pranzo al sacco sul
ponte della piscina.
Passo un po’ di tempo chiaccherando con i due amici Cristian
di Verona con ktm 950 e Nicola di Vicenza con bmw gs adv 1200, poi ci raggiunge
Sigfrid di Monaco bmw r800gs, intanto la nave salpa quasi in orario.
Il lento fluire del tempo ti fa osservare e conoscere
le persone intorno, padre e figlia di Pavia vanno a Siviglia via Tangeri
Gibilterra per iniziare il cammino di Santiago Mozarabo e della Plata in bici.
Cena solitaria e ritrovo con i motociclisti, a cui si
aggiunge anche Alessandro di Chiavari con bmw r100gs, riusciamo a fare le 23 e
poi tuffo in cabina.
Oggi 145km tot.
145km