Questa mattina sveglia con calma (alle 6), tanto vorrei imbarcarmi sul bus delle 14 per Santiago.
Con una lentezza fuori dal comune faccio colazione e ritiro tutto ma sono solo le sette e un quarto, tutti si affrettano per la corsa delle sette e mezza, il cielo è coperto, non c'è nessuno in giro...in un attimo decido di andare anch'io. Faccio anche tempo a mettere le foto sul blog bevendo un caffè. Il bus arriva e in due ore fa quello che il pellegrino medio fa in 3 giorni. La stazione dei bus è vicino all'Acuario, l'albergue dell'altra volta. Saluto José portoghese e Lien l'olandese, invece, viene con me all'albergue. Ovviamente si ricordano dell'hombre con carrito.
Ci trovo anche Tristan. Sistemo le mie cose e vado a fare una corsa per la città. Volo senza il Carrete al traino, peccato che qui la pianura non esiste, o sali o scendi.
Doccia e pranzo. Mi sono anche fatto mezzo bicchiere del rosso che non ho bevuto al tramonto di Finisterra.
Adesso è ora di fare un giro in centro, squatting selvaggio sulle gradinate assolate e bighellonaggio da vero turista.
Cena solitaria con chulete da mezzo kg e ritorno all'albergue perché ho dimenticato le chiavi.
Per strada incontro Tristan e Aliska che mi portano fuori di nuovo con un gruppo e li guarderò cenare, per me solo un dolce.
Oggi corsa di 14 km e 90 km di bus.
Grande Paolo, è stata una bell impresa ed una grande avventura. Le tue foto ed il diario hanno fatto viaggiare anche noi. Aspettiamo il rientro. A presto
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