venerdì 15 maggio 2015

giorno 33 FURELA - 5 KM dopo PORTOMARIN

Questa mattina dopo colazione si mette a piovigginare, quindi tenda bagnata, poncho e piedi bagnati già solo ad uscire dal prato. Passo attraverso una serie di paesini con un bar un albergue e null'altro sempre sotto una pioggerella noiosa e una temperatura fredda.




 Dopo San Mamedo do Camiño arrivo a Sarria che è grande ed è il punto dove inizia la possibilità di certificare il cammino con la Compostela. Trovo parecchi pellegrini, c'è anche la calata degli scozzesi per conquistare Santiago.








 La città è caratteristica ma ha degli strappi in salita molto faticosi e si conclude con una picchiata vertiginosa che porta accanto alla ferrovia. Costeggiamo per un po e il terreno si fa ondulato e a tratti difficile. Tanti piccoli agglomerati agricoli molti senza strutture per i pellegrini. Molti tratti bagnati col ruscello che scorre sul sentiero. Finalmente alla pietra dei 100 km da Santiago. Poco prima fornisco ago e filo per un intervento alle vesciche di una signora, è un gruppo di italiani. Dopo un tratto incrocio Rachel americana dell'Arizona e René danese che viaggiamo insieme. Facciamo un tratto chiacchierando poi loro si fermano a mangiare.










Mi accorgo che la barra appena sostituita si sta già crinando e faccio ancora più attenzione. Finalmente un bar che vende alimentari, tappa e mi prendo un empanada con spinaci, parlando col padrone esce il problema al Carrete e lui gentilissimo mi presta un trapano e riparo al volo dentro il negozio. Me ne vado più tranquillo perché mancano 5 km a Portomarin. Lasciando il bar trovo Michele, un ragazzo di Agrigento che studia a Pisa, facciamo la strada insieme, con sosta ad un tavolo a donazione, caffè e biscotto.








Arrivati a Portomarin un ponte con corsia troppo stretta mi complica la vita e una scalinata mi separa da Michele. Arrivo nel centro con una piazza circondata da bei monumenti ed un porticato da cui mi sento chiamare. Sono Rachel e René seduti a mangiare, mi offrono una birra, come rinunciare? Mi siedo e nel parlare esce che lui a 46 anni ha venduto l'azienda e si è ritirato, adesso fa il giro del mondo in bici. Finito Santiago va a Capo Nord, Istanbul, Cairo per scendere a Cape Town, con pausa di qualche mese per immersioni nel Mar Rosso. Questo per 4/6 anni!
Mentre ce la raccontiamo arriva un altro mattacchione, Joshua da Londra, bici con borse, pannello solare che pilota un power bank e altoparlante e telefono collegati, sul portapacchi posteriore Nero un cane di media taglia. È forte vedere come appena gli dici up salta al suo posto e si accuccia in posizione movimento. Nella piazza dopo poco io e Josh siamo l'attrazione locale e le foto e richieste di informazioni si sprecano.
Ci salutiamo e si riparte, lascio questa gradevole cittadina sotto un bel sole, attraverso un nuovo ponte e comincia una salita continua a tratti ripida, accanto alla strada, dopo 5 km (adesso è facile ci sono i pilastrini che fanno il conto alla rovescia verso Santiago) mi accampo in una pineta lontano dalla strada.

Tempo di mettere la tenda e passa Michele che prosegue ancora un po, magari ci incontriamo domani. Cucino una pasta alla carbonara e faccio le solite cose per soddisfare i miei esigenti lettori.
Oggi 36km.





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