domenica 10 maggio 2015

giorno 28 LEON - CRUZ ( dopo SANTIBAÑEZ DE VALDEIGLESIAS)

Sveglia in un concerto russato da camera. Mi preparo prima del resto del mondo e alle sei e mezza, ora di colazione, ho già El Carrete pronto. Ho deciso di viaggiare un po' con gli italiani conosciuti ieri.   Lasciamo la città passando per la cattedrale, il sole le sorge alle spalle ed il cielo è arancio.









 In periferia attraversiamo un altro
 insediamento Hobbit.



Poco dopo Virgen del Camino prendiamo una variante a sinistra per evitare di stare paralleli alla statale. Prima Fresno e poi Oncina de la Valdoncina, dove il chiosco di Manuel offre a donazione frutta, spremuta, dolci , pane fatto in casa.


Il panorama qui è bello, tutta brughiera.



Breve sosta a Chosas de Abajo per mangiare qualcosa. Ormai sono le undici e mezzo e sento il richiamo della foresta. Saluto Andrea Claudio Marco e Simone e mi lancio a correre. A Villar de Mazarife stop per la spesa e riprendo. È quasi tutto asfalto, poi diventa sterrato ma con sassi e mi fermo, tanto ho fatto un'ora.
Stop a mangiare un po' d'uva sotto un albero e continuo fino a Villavante dove mi prendo una bella birretta fresca e timbro.
Proseguo fino a Puente de Orbigo dove finalmente mangio un panino e una mela, ormai sono le due passate. Finita la sosta mi avvio sul famoso ponte e incontro uno spagnolo che era all'albergue ieri.







Ancora una volta devio dal percorso originale per una variante più panoramica. Faccio ancora mezz'oretta di corsa e arrivo su un sentiero ripido e pieno di sassi. Sono tra le colline e la vista è stupenda, sicuramente migliore che accanto alla strada, ma la pago in fatica e fondo sconnesso.





Arrivato in cima ad un colle trovo una statua di pellegrino vestito da spaventapasseri, una croce, un tavolo che potrebbe essere un altare e un piccolo Cristo di metallo. Il posto è spettacolare e circondato da campi di grano, vigne e boscaglia di leccio, la guida lo chiama Cruz. Decido che sarà il mio campo e, mentre sono seduto sulla panca all'ombra di un albero pronto a montare la tenda arrivano due anziani a passeggio dal villaggio vicino. Non mi resta che far finta di niente, scambiano due parole e se ne vanno, non fanno tempo a scomparire che ne arrivano altri due. Questi si siedono e se la raccontano ma non accennano ad andare. Finalmente tornano verso casa e posso preparare tutto. Mi faccio un piatto di pasta e, come dice il poeta:"... è subito sera".
Solite cose, tra cui raccontarvi le mie peregrinazioni, e buona notte.
Oggi 40 km con 1 ora e mezza di corsa.





7 commenti:

  1. stai andando alla grande! forza Paolo!!!

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  2. vai cosi.....e la corsa torna protagonista

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  3. Vai Paolo, pian piano tutto torna e riprenderai a correre.Chiuderai in bellezza!

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  4. Vai Paolo, pian piano tutto torna e riprenderai a correre.Chiuderai in bellezza!

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  5. Bella zio Grock!! Non mollare, pellegrina e pellegrina.
    Vai...che noi sognamo quello che tu fai!!

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