mercoledì 18 marzo 2015

Il carrello modificato

CARRELLO VERSIONE 2

Il primo test su strada ha mostrato grande scorrevolezza delle ruote ma un'eccessiva flessibilità e fragilità della barra di traino.
Era troppo lunga e flessibile così il mio movimento in corsa induceva un certo ondeggiamento del treno e inoltre rimaneva troppo carico l'anteriore, costringendomi a correre tenendo sollevato con le mani il timone.
La soluzione più facile era sostituire il sistema di traino con due belle stanghe a mo di risciò e di carro per buoi (se li hanno fatti così ci sarà un motivo!).
La nuova configurazione gli ha anche fatto guadagnare il nome, l'ho battezzato: Carrete perché mi ricorda un vecchio sketch di Cochi e Renato ne "Il poeta e il Contadino", roba per anziani, di almeno 40 anni fa.
Eccolo in versione definitiva, testato positivamente ieri su strada, appena dopo la fine della pioggia (ottima tenuta anche sul bagnato). Sopporta in scioltezza un ritmo da 4 minuti e 30 sec. al km (è l'animale da tiro ad avere problemi a questo ritmo), non ondeggia, incassa bene buche ed asperità e, soprattutto, è sufficientemente neutro da non costringermi a tenerlo.
Correre con le mani libere è un'altra cosa! Ho fatto 15 km tenendo una velocità più elevata di quello che pensavo possibile, in piano si fanno tranquillamente 11 km/h mentre in salita cambia, si sente il peso.


Questa volta invece di zavorrare il contenitore ci ho messo gran parte del materiale che mi porterò, sopra tutto, verde, si vede la tenda due secondi di Decathlon che, pur essendo più pesante di una Ferrino che possiedo, ha il vantaggio di essere rapida nel monta/smonta e più spaziosa.
Ho fatto un coperchio, che ritengo veramente brutto, deformando ad aria calda un pezzo di plastica che chiamano vetro sintetico (roba da brico) ma impermeabilizza discretamente.
L'imbragatura per il traino é un pezzo di camera d'aria di bici richiusa a cerchio con fascette di teflon, avvolge la vita e strozzata ai lati da altre fascette forma due occhielli che si fermano nei moschettoni fissati alle stanghe.
Tutto è votato alla leggerezza e alla riduzione dei costi, praticamente solo i profili e tubi d'alluminio vengono da un brico, tutto il resto è stato recuperato a costo 0.  7kg il peso a secco.

Vediamo ora di fare un consuntivo sulla preparazione del pellegrinaggio/viaggio/impresa/follia.
L'allenamento partito il 30 novembre scorso mi ha portato a correre circa 2000 km ad oggi, a perdere circa 5 kg di peso pur mangiando come un lupo, acquisire una discreta forma fisica, tritare i cinque paia di scarpe con cui sto correndo, solo uno era nuovo, le altre sono residuati, guadagnare una serie di fastidi che oscillano tra ginocchia anche e fasci plantari.
Non è facile prevedere se riuscirò ad arrivare a Finisterra di corsa, l'incubo è quello di qualche acciacco fisico insormontabile.  Da ieri l'allenamento passa a due uscite al giorno 3 volte la settimana, un po' con rimorchio e un po' senza...stiamo a vedere!

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