23/11 GIORNO 33 BARCELLONA
– GENOVA – CASA
L’ansia da ritorno cresce,
aspetto con ansia l’apertura del bar per farmi un caffè, al telegiornale si
respira la paura di Bruxelles blindata dalle autorità per essere la base dei
terroristi di Parigi.
Piano piano arriva l’ora di
pranzo, dagli oblò si vede la costa coperta da densi strati di nubi nere che
non promettono niente di buono.
Ormai in Italia un manto di bambagia si adagia
sulle cime dei monti ed alcuni pendii sono imbiancati dalla neve, sono un po’
preoccupato, il passo dei Giovi con la neve non mi entusiasmerebbe.
Lo stimato d’arrivo slitta
alle 17,30 e un collega scrive che è atterrato a Genova con 36 nodi di vento,
ormai è suspence su come sarà il ritorno a casa.
Finalmente è ora di
sgomberare la stanza e mi appresto ad una colossale vestizione, superpippo
termica, pantaloni da cross e pantaloni 2, maglia termica e pile, giacca
windstopper, interno goretex della giacca BMW e giacca enduro sopra tutto,
praticamente 3 di ogni cosa. Sposto tutti i bagagli sul ponte in attesa di
sbarcare e mi svesto un minimo prima di fondere.
Attirano la mia attenzione
un gruppetto di persone con zaino e bastoncini, che scopro essere pellegrini al
ritorno dal cammino di Santiago per una via inconsueta.
Finalmente ormeggiati ci
fanno scendere in garage, la moto si sfila dal loculo in cui è incastrata e si
avvia senza problemi, scendo la rampa e i poliziotti pietosi non mi fanno
nemmeno estrarre i documenti, vado a fermarmi all’uscita del porto per
sistemarmi e partire. Il tempo è buono, sereno e ventoso, non pare nemmeno
troppo freddo, installo con le fascette le muffole provvisorie, finisco di
vestirmi, sottocasco tipo mefisto subacqueo, marsupio, zaino, casco e si parte.
Il viaggio è tranquillo, almeno non c’è la pioggia dello scorso anno, arrivo a
casa con le mani e i piedi surgelati ma contento come una Pasqua, anche
quest’anno è stato magnifico.
Oggi 145 km moto tot. 3681 km