domenica 21 dicembre 2014

Corsa nel deserto tunisino

Per vincere la noia del lettore nei confronti di un'impresa in realizzazione posto qualcosa di già concluso.

P.S. I  28 km di oggi li ho corsi nonostante la nebbia e lo scarso entusiasmo.

Desert run solitaria - Tunisia - 20-23/03/2012

Messaggioda amay450 » 12 apr 2012, 23:30 
PROGETTO DI DESERT-RUNNING IN SOLITARIA ED IN AUTOSUFFICIENZA ALIMENTARE

1. MOTIVAZIONI: mi sono prefisso l’idea di percorrere 200 Km in seguito alla partecipazione ad una 100 Km. Questa mi ha dato la prova di poter percorrere tale distanza non-stop, eccomi allora a provare qualcosa di più, il doppio ma a tappe in 4 giorni e su piste sahariane (un ambiente che amo profondamente e frequento in motocicletta da oltre vent’anni) della Tunisia.
2. PERIODO: l’ambiente impone una stagione non troppo avanzata per evitare disidratazione ed inutili sofferenze oltre a quelle già scontate. La metà di Marzo mi sembra il momento ideale, così ho impostato un allenamento che termina in quel periodo, scoprendo poi, casualmente, che la settimana precedente si tiene la 100 Km del Sahara (evidentemente il periodo è ottimale).
3. TRAINING: per la preparazione delle mie corse sulla lunga distanza mi sono sempre avvalso di tabelle d’allenamento redatte da Orlando Pizzolato, sia per la maratona che per la 100 Km e mi sono sempre trovato a mio agio. Il lavoro si articola su 15 settimane di lavoro e prevedono una preparazione di fondo già consolidata all’approccio. Questa volta ho dovuto lavorare di lima e adattare, in quanto l’atleta non ha proposte di questo genere, ma, vista la bontà del suo progetto ho deciso di usarlo come base. Partendo da una tabella di preparazione per maratona corsa in meno di 3h 30’ ho sostituito le uscite di corsa lenta e lunga lenta (2 volte a settimana), a partire dalla 6^ settimana, con dei lentissimi con zaino, partendo da un carico di 4,5Kg ed aumentando di 1 Kg ogni 2 settimane. Questo per arrivare alla fine delle 15 settimane con il carico stimato di “gara”.
4. PERCORSO: tempo fa ho deciso di sfruttare il percorso da Douz a Ksar Ghilane a Tataouine che conosco bene per averlo percorso in moto più volte. Lungo la pista, che è piuttosto frequentata, ci sono alcuni bar, approssimativi ma forniti di liquidi. Questo mi consente di ridurre le scorte di beveraggi ad un peso accettabile, potendo rabboccare periodicamente. I primi 50 Km portano ad accamparsi in zona Park Jebil, dove monterò un bivacco solitario. La seconda tranche porta all’oasi di Ksar Ghilane, dove potrò beneficiare dei “comforts” di un campeggio e delle amorevoli carezze della sorgente calda, toccasana per il corpo dopo le dune dell’erg. Il terzo giorno mi porta ai piedi delle montagne del Dahar dove non ci son bar ma insediamenti di pastori berberi e qualche pozzo, ancora bivacco ma su fondo duro. Ultima tappa attraverso Chenini (antico villaggio Berbero arroccato) tra le montagna verso Tataouine, capoluogo del Sud. Qui finisce l’avventura e troverò un mezzo per tornare a Douz, dove conto di lasciare la motocicletta, per continuare il tour delle piste motorizzato.
5. EQUIPAGGIAMENTO: oltre all’abbigliamento tecnico per la corsa, la scelta dell’autosufficienza alimentare, pur se mitigata dalla possibilità di reperire acqua lungo il percorso, impone un carico importante. Lo zaino conterrà 3 litri d’acqua (per fronteggiare eventuali situazioni impreviste), cibi liofilizzati, pentolino e fornello, integratori salini e zuccherini, barrette energetiche, tenda, sacco a pelo, GPS, farmaci e cerotti per eventuali (…o certe?) piaghe da sfregamento, occhiali da moto contro il vento di sabbia ecc. Sarà una lotta per stare sotto i 10 KG.

COMMENTO A POSTERIORI

L'ho fatto! Intimamente ero convinto di poterlo fare, ma avercela fatta ti lascia sempre quello stupore ovattato che ha del sogno.

Il percorso è stato modificato, dato che mio figlio è venuto con me e mi aspettava a Douz, ho preferito raggiungere Ksar Ghilane e ritornare alla partenza per evitare di perdere un'ulteriore giorno da Tataouine a Douz. ma la distanza è rimasta più o meno la stessa 231 km percorsi nei 4 giorni previsti.

Il carico ha ampiamente superato i 9 kg che sognavo, sono arrivato a 10,5.

La prova è stata un carico di emozioni indescrivibile, a partire dalla mattina alle 6 quando le prime luci si insinuano tra le ombre scoprendo i contorni del panorama che lentamente ti si srotola davanti, nel silenzio, nel lieve soffio del vento o nel suo fischiare tra gli arbusti, la solitudine ti fa allargare come un gas ad avvolgere ed inglobare tutto sino a sentirti parte dell'ambiente. Il profumo inebriante del fiorellini che punteggiano i cespugli simili alle ginestre commuove alle lacrime, il fruscio delle scarpe nella sabbia, i pensieri che corrono, i mantra che aiutano il ritmo affiorano, scompaiono, variano e finiscono dimenticati, la fatica, la sete, l'euforia, un fuoristrada che ti affianca e ti chiede se è tutto a posto, se hai bisogno di qualcosa.
Le mille ansie, alla chiusura di ogni tappa l'euforia del successo e a bilanciare l'incertezza del domani, la pista da seguire, le dune da affrontare, il vento contro, il velcro delle ghette che si scolla, il meteo speriamo che non peggiori...ecc ecc
Le mille sensazioni provate mangiando il cous cous nel piatto comune con i guardaparco, il berbero del caffè perso nel deserto che ti guarda con gli occhi fuori dalla testa(mai si aspetterebbe un europeo solo a piedi nel deserto) e dice che non ce la puoi fare, ma tu stupisci prima te e poi lui e ce la fai, il bagno nel lago caldo dopo cena, al buio sotto un cielo di velluto trafitto da infinite stelle.
All'arrivo non ti capaciti di avercela fatta, con i piedi che non ce la fanno più, sfatti di vesciche, le unghie che saltano, ma sorridi come un ebete, sarà la fatica, il successo, la perdita di sensibilità fisica e l'aumento di quella sensoriale e ti senti soddisfatto, appagato come la vita civilizzata non riesce a farti sentire. Dopo un po' ti abitui e non ti sembra nemmeno di aver fatto sta gran cosa, il dolore è dimenticato e la fatica anche, stai già pensando a...cosa adesso?

paolo

p.s. se vi incuriosisce o avete domande avanti, ho omesso quasi tutto, sono state circa 48 ore di continue emozioni

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